QUIR: come si chiede il TFR in busta paga

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-02-07

Chi sceglie di ricevere in anticipo la quota di Tfr non potrà cambiare fino a giugno 2018

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Si comincia da marzo: la liquidazione in busta paga, che è possibile chiedere dopo il varo della legge di stabilità 2015, arriverà nelle tasche dei lavoratori a partire da quel mese, e si chiamerà QU.I.R., ovvero «Quota maturanda del Trattamento di fine rapporto come parte integrativa della retribuzione». Tutti i lavoratori del settore privato potranno scegliere di averla nello stipendio, e al decreto della presidenza del consiglio dei ministri è allegato il fac simile del modulo che i lavoratori dovranno utilizzare nel caso scelgano di aderire. Spiega oggi il Corriere della Sera:

I dipendenti potranno chiedere la liquidazione mensile in busta paga della quota di Tfr maturanda. Per chi farà questa scelta, che — ripetiamolo — è volontaria, le future quote di Tfr non verranno più accantonate ai fini della liquidazione onon verranno più destinate al finanziamento del fondo pensione er chi vi aderisce. Questo trasferimento in busta paga durerà però, in via sperimentale, fino al 30 giugno 2018. Dal primo marzo prossimo ogni lavoratore dipendente del settore privato, in servizio da almeno sei mesi, potrà in ogni momento (fino alla chiusura della finestra nel 2018) decidere per la Qu.I.R., ma una volta fatta questa scelta non potrà tornare indietro fino a giugno 2018. La Qu.I.R. sarà tassata secondo le aliquote ordinarie Irpef. Per questo, rispetto al regime fiscale agevolato del Tfr, l’operazione risulterà sconveniente per i redditi medio-alti. Secondo il Caf Acli già per redditi superiori a 28 mila euro la tassazione sarebbe penalizzante. Il Tfr in busta paga, inoltre, inciderà sulle detrazioni per lavoro dipendente o familiari a carico, ma le stesse quote di Tfr non verranno considerate nel computo del reddito complessivo per la concessione del bonus da 80 euro, né ai fini dell’imponibile previdenziale.

L’infografica che spiega come funziona il QU.IR e come si chiede il TFR in busta paga

QUIR: come si chiede il TFR in busta paga (Corriere della Sera, 7 febbraio 2015)
QUIR: come si chiede il TFR in busta paga (Corriere della Sera, 7 febbraio 2015)

 
Una volta consegnato il modulo Qu.I.R. al datore di lavoro,il Tfr in busta paga sarà liquidato a partire dal mese successivo a quello della richiesta nelle aziende con più di 50 dipendenti e tre mesi dopo in quelle con meno di 50 dipendenti.Questo per dare tempo alle piccole imprese, che utilizzato il Tfr lasciato in azienda come fonte di autofinanziamento, di accedere ai prestiti delle banche assistiti dal Fondo di garanzia dello Stato. Prestiti cui dovranno essere applicati tassi non superiori al tasso di rivalutazione del Tfr.

Leggi sull’argomento: Perché il TFR in busta paga non conviene

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