Economia
La Cassa Integrazione e l’anticipo in 15 giorni, anzi un mese
neXtQuotidiano 15/05/2020
Pasquale Tridico rilascia oggi un’intervista al Fatto Quotidiano in cui dice che l’anticipo del 40% della Cassa Integrazione, grazie alle norme di semplificazione contenute nel Decreto Rilancio, potrà essere elargito dall’INPS in quindici diconsi quindici giorni. Nell’intervista al Corriere invece il tempo è di un mese
Pasquale Tridico rilascia oggi un’intervista al Fatto Quotidiano in cui dice che l’anticipo del 40% della Cassa Integrazione, grazie alle norme di semplificazione contenute nel Decreto Rilancio, potrà essere elargito dall’INPS in quindici diconsi quindici giorni:
Come funzionerà l’anticipo della Cig in deroga?
Le domande di Cassa integrazione in deroga per periodi successivi alle prime nove settimane già riconosciuti dalle Regioni non saranno più presentate alle Regioni, ma direttamente all’Inps. I datori di lavoro che richiedono il pagamento diretto da parte dell’Istituto fanno domanda entro 15 giorni dall’inizio del periodo di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa. Se l’Inps autorizza la domanda paga direttamente, entro 15 giorni, un’anticipazione sulla cassa integrazione pari al 40% delle ore autorizzate nell’intero periodo. Successivamente, il datore di lavoro trasmette i dati completi e l’Inps paga il rimanente, oppure recupera quanto corrisposto in più. L’anticipazione è la vera importante novità per i lavoratori. Questa semplificazione, sia della deroga sia dell’anticipo, si avvierà decorsi 30 giorni dall’entrata in vigore del dl Rilancio.Perché questo tempo?
L’istituto dovrà mettere in piedi una procedura completamente nuova.
Chi è in attesa da due mesi che farà?
Ormai il lavoro combinato fra Regioni e Inps ha portato ad autorizzare la gran parte delle domande, siamo al 71% per la deroga, e all’87% per la cassa ordinaria, quindi le vecchie domande saranno evase nelle prossime settimane.Ma perché i ritardi avuti finora?
Le domande di cassa integrazione sono solo prenotazioni di risorse e non effettive domande di fruizione. Si tradurranno in effettive domande solo con invio di un apposito modello, dopo l’autorizzazione da parte dell’Inps, da parte delle aziende nel mese successivo. Le aziende avevano tempo fino a 6 mesi per mandare questo modello, adesso si è anticipato al 20° giorno successivo a quello di sospensione. A oggi, su 921 mila domande, l’Inps ha ricevuto 415 mila domande effettive di aziende e sono stati già pagati circa 779 mila lavoratori.
Poi rilascia un’intervista al Corriere della Sera e qui i tempi si dilatano: per l’anticipo ci vorrà un mese.
«Il decreto legge, 30 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, renderà operativa una procedura del tutto nuova, che interesserà anche la cassa in deroga. L’istituto dovrà erogare, entro 30 giorni, un anticipo pari al 40% delle ore di cassa richieste. Quanto agli 8 milioni, va detto che si tratta di potenziali beneficiari, parliamo cioè di prenotazioni di risorse da parte delle aziende. Diventeranno domande effettive solo dopo la fine del mese di richiesta, quando le aziende manderanno le ore di cassa effettivamente usate e gli iban dei lavoratori sui quali Inps paga. Le attese quindi sono frutto di questa procedura, che ora viene accelerata».
Perché questa novità scatterà solo 30 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta?
«Perché ci vuole un tempo tecnico per predisporre il sistema, ma poi tutta la cassa verrà pagata molto prima».
Cosa cambia per la cig in deroga, che riguarda le aziende da 1 a 5 dipendenti?
«Le domande non passeranno più per la Regione, ma arriveranno direttamente all’Inps, che, altra novità, non dovrà più attendere che l’azienda comunichi quanti lavoratori ha messo effettivamente in cig rispetto alla domanda – cosa che avviene a consuntivo, il mese successivo a quello di sospensione – ma anticiperà subito alla stessa azienda il 40% di quanto chiesto e poi col conguaglio vedrà se ha usato più o meno cig di quella prenotata».L’anticipo riguarderà solo la deroga o anche la normale cassa integrazione?
«Riguarderà tutto e accorcerà notevolmente i tempi. Tenga conto che oggi, appunto, l’Inps riceve l’iban dei lavoratori solo alla fine, quando questi sono stati effettivamente messi in cassa. Ora, con le nuove norme, potremo dare l’anticipo del 40%. Per velocizzare le pratiche, il decreto prevede anche che le imprese che allungano i periodi di cig già in corso per Covid19 non devono presentare una nuova richiesta, ma solo modificare la precedente, come fosse una precompilata».