I bambini in vendita a Bari

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-03-20

Ieri le Iene hanno denunciato l’esistenza di minori che si prostituiscono alla periferia di Bari. Il sindaco di Bari Antonio Decaro ha definito “una vergogna” quello che accade nei pressi dello stadio San Nicola e che è stato mostrato ieri in un toccante servizio di Marco Fubini per le Iene. Ma davvero le autorità non ne sapevano nulla?

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Ieri sera le Iene hanno mandato in onda un servizio di Nadia Toffa e Marco Fubini che denuncia l’esistenza di un giro prostituzione minorile nel parcheggio dello stadio San Nicola di Bari. Le vittime sarebbero bambini e ragazzini di età compresa tra gli 8 e i 17 anni di etnia Rom che si prostituiscono in cambio di pochi euro nei campi, nelle zone intorno allo stadio e addirittura nel “lovely park” il Parco dell’Amore destinato alle coppie che vogliono fare incontri in auto. La zona è una di quelle note in città per il sesso a pagamento e gli incontri clandestini ma Fubini ha trovato di tutto, ragazzini italiani e romeni, ragazze minorenni e addirittura bambini che si vendono in strada per venti o trenta euro. I clienti, ovviamente, sono quasi tutti italiani.
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I minorenni che si prostituiscono nel parcheggio del San Nicola a Bari

I bambini, perché questo sono, incontrati da Fubini hanno raccontato storie davvero agghiaccianti che hanno sconvolto tutti gli spettatori che però in molti casi hanno reagito prendendosela non solo con i clienti pedofili (italiani) ma anche contro i Rom e la loro “cultura” che gli consente di sfruttare anche le persone più deboli e indifese della nostra società. Poco prima dell’arrivo a Bari delle Iene – il 10 marzo scorso – i Carabinieri di Bari avevano arrestato l’8 marzo un 67enne sorpreso in macchina assieme ad un ragazzino di quindici anni al quale aveva promesso dieci euro in cambio di un rapporto sessuale. L’uomo accusato di aver “compiuto atti sessuali con un minore in cambio di un corrispettivo in denaro o altra utilità, anche solo promessi” è agli arresti domiciliari. Il 10 febbraio invece le forze dell’ordine avevano trovato, nei pressi del campo rom che sorge nell’area del San Nicola cinque bambini, la più grande di nove anni e la più piccola di appena uno, e un 13enne che erano stato trasferiti all’interno di una comunità protetta. I bambini potrebbero essere stati portati lì da qualcuno o forse arrivati da soli (ma stando alle testimonianze raccolte dalle Iene è difficile sostenere che si prostituiscano di propria volontà), ma comunque non appartenevano al campo che si trova vicino allo stadio e che è stato sgomberato il 10 marzo. All’interno c’erano 30 persone (7 sono state denunciate) tra cui due ragazzine di 11 e 14 anni (ora in una casa protetta) che si sono dette “molto contente di essere portate via”. L’11 marzo, esattamente un giorno dopo la registrazione del servizio di Fubini (che poi ha denunciato tutto alla Procura), Repubblica Bari dava notizia dell’avvio di un’inchiesta su un presunto giro di prostituzione minorile all’ombra dello stadio del Bari, a tal proposito Daniel Tomescu, portavoce di una delle comunità rom di Bari (nel quartiere di Japigia) aveva parlato di un fenomeno preoccupante del quale però, era la prima volta di cui veniva a conoscenza.
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Cosa sapevano le Autorità sulla prostituzione minorile?

Diversi utenti che sostengono di essere di Bari però sono del parere opposto, ovvero che il fatto che nell’area – da sempre destinata al consumo del sesso a pagamento (e non) – tutti sapessero che venissero offerte anche le prestazioni di ragazze e ragazzi minorenni che solo dopo l’arrivo delle Iene in città per girare il servizio che è andato in onda ieri sera le forze dell’ordine abbiano deciso di agire per indagare su quanto accade, in pieno giorno, nel parcheggio e nei campi vicino al San Nicola.
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Un utente ha chiamato direttamente in causa il sindaco di Bari Antonio Decaro, chiedendo cosa stiano facendo l’amministrazione comunale e le forze di polizia per porre fine allo sfruttamento della prostituzione minorile. Decaro ha prontamente risposto spiegando che da qualche mese è stata avviata un’indagine che ha già condotto ai primi arresti e all’affidamento ai servizi sociali di alcuni dei minori che si prostituivano per strada. Altri bambini – proprio in seguito alla segnalazione delle Iene – sono stati accompagnati in una comunità protetta. Decaro ha concluso dichiarando che

Stiamo cercando di prenderci cura dei bambini, facendo il possibile per allontanarli da tutta questa crudeltà. Sono sicuro che le forze dell’ordine faranno presto chiarezza e spero che queste persone orribili, sfruttatori e clienti, possano marcire in galera per il resto della loro vita.

Un altro utente scrive al sindaco per denunciare come già in diverse occasioni i residenti della zona abbiano denunciato a Decaro e a Emiliano la situazione di degrado dell’area e lo sfruttamento di bambini e ragazzi uno dei quali ha raccontato a Fubini che tra i suoi clienti ci sono anche membri delle forze dell’ordine e della magistratura (anche se risulta inverosimile che un giudice vada a dire che lavoro fa quando va a prostitute). Certo è che il mercato del sesso dei minori si svolge in pieno giorno sotto gli occhi di tutti e che le Iene non hanno avuto alcuna difficoltà a trovare ragazzini e ragazzine disposti a vendersi per meno di cinquanta euro.iene bari prostituzione rom - 5
L’ex sindaco di Bari e attuale Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano invece non ha commentato la notizia. Emiliano è stato sindaco del capoluogo pugliese per dieci anni dal 2004 al 2014 e proprio durante il suo mandato è stato aperto il Parco dell’Amore, una struttura di proprietà privata dove le coppiette possono consumare in tutta tranquillità rapporti sessuali all’interno di appositi box. Secondo il racconto di una ragazzina incontrata dall’inviato delle Iene alcuni dei clienti delle baby prostitute utilizzerebbero il Lovely Park per consumare le prestazioni sessuali con i minorenni al riparo da occhi indiscreti.
 

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