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Porta a Porta in quarantena per il Coronavirus

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-08

Sono stati messi in quarantena (senza però che venisse effettuato il tampone) la capo ufficio stampa Rai Claudia Mazzola, un suo collega e otto persone della redazione della trasmissione

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La notizia della positività a COVID-19 di Nicola Zingaretti manda in quarantena per il Coronavirus SARS-COV-2 dieci giornalisti della redazione di Porta a Porta, dove il segretario del Partito Democratico era andato in una comparsata tv nei giorni scorsi. Racconta oggi Repubblica:

Nel video il segretario rassicura tutti, ma senza inviare messaggi di sottovalutazione del virus, sarebbe sbagliato verso i cittadini. «Anche io ho il coronavirus – dice – Ovviamente mi attengo a tutti i protocolli previsti per tutti. Sto bene ed è stato scelto dunque l’isolamento domiciliare. Continuerò da casa a seguire quello che potrò tranquillamente fare», al resto ci penseranno il vicepresidente della giunta regionale e il vicesegretario del Pd Orlando.

«Niente panico, combattiamo, darò il buon esempio, seguirò alla lettera le disposizioni della scienza, lavorando da casa». In quegli stessi minuti la Asl aveva già finito di contattare le persone più vicine al leader. Sottoponendo a controllo quelli che lo avevano incrociato non di sfuggita nelle ultime quarantotto ore. Alcuni ministri, tutta la giunta regionale, i membri dello staff e alcuni della segreteria dem, quelli che coordinano l’emergenza coronavirus nel Lazio.

zingaretti coronavirus

Negli ultimi due giorni, infine, il leader aveva anche incontrato la stampa al Nazareno. Ed era apparso in televisione, mercoledì scorso, a Porta a Porta da Bruno Vespa. Per questo, sono stati messi in quarantena (senza però che venisse effettuato il tampone) la capo ufficio stampa Rai Claudia Mazzola, un suo collega e otto persone della redazione della trasmissione.

Non Vespa, che ha spiegato a Dagospia di aver appreso dal portavoce del segretario dem di non rientrare nei parametri di un contatto “a rischio”. Questo non esclude però che sia invece la Rai a chiedere al giornalista di non entrare negli studi di viale Mazzini per alcuni giorni. E di registrare la puntata collegato da casa.

La lettera integrale di Vespa a Dagospia:

Essendo l’unico ad aver contattato Nicola Zingaretti scrivendogli “in bocca al lupo” invece di terrorizzarsi, posso dire che il suo portavoce mi ha chiamato per dirmi che vanno monitorate solo le persone che nelle ultime 48 ore sono state a 30 centimetri da lui per almeno mezz’ora…Peraltro ieri sera sono sempre stato a distanza di sicurezza da tutti i personaggi Rai presenti in studio. Li ringrazio per aver contribuito a fare una trasmissione di vero servizio pubblico premiata anche dagli ascolti (3,3 milioni. 14.2 di share)

Leggi anche: Coronavirus: l’aperitivo a Milano di Zingaretti e altri motivi per cui dovreste starvene a casa

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