La presunta pantera di Torrecuso e le due pecore sbranate

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-01

“In contrada San Libero di Torrecuso, per gli amanti dei gatti, – scrive su fb il sindaco, forse per rispondere ironicamente a chi non crede – ci sono due pecore sbranate, il maschio all’interno del recinto, chiuso, e la femmina fuori”. A far scattare l’allarme è stato il proprietario delle pecore. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i veterinari dell’Asl

article-post

Due pecore sono state rinvenute sbranate nelle campagne di Torrecuso, in provincia di Benevento, dove da giorni si è alla ricerca di un grosso felino, forse una pantera, avvistato e denunciato da più persone. A darne notizia è stato il sindaco Angelino Iannella, che già la scorsa settimana aveva affisso all’albo pretorio un avviso con il quale allertava la cittadinanza della presenza del grosso felino e i carabinieri della Forestale.

La presunta pantera di Torrecuso e le due pecore sbranate

“In contrada San Libero di Torrecuso, per gli amanti dei gatti, – scrive su fb il sindaco, forse per rispondere ironicamente a chi non crede – ci sono due pecore sbranate, il maschio all’interno del recinto, chiuso, e la femmina fuori”. A far scattare l’allarme è stato il proprietario delle pecore. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i veterinari dell’Asl.

pecore sbranate torrecuso pantera

Il 24 aprile scorso il sindaco ha pubblicato un avviso di allerta, parlando però di un “animale vagante di specie sconosciuta”. “Si avvisa la cittadinanza – si legge nel documento – che sul territorio comunale sembra aggirarsi un animale vagante di grossa taglia, di razza felina ma di specie sconosciuta. Alcuni cittadini hanno fatto segnalazioni attendibili in merito ed ho provveduto ad allertare la Asl di Benevento, i carabinieri di Paupisi, i militari forestali di Vitulano e la Protezione civile. Gli stessi – conclude l’avviso – si stanno attivando per i dovuti accertamenti. Chiunque avvistasse tale esemplare o rinvenisse carcasse di animali predate, è invitato a contattare il Comune”. La distanza dall’ultimo avvistamento, quello di Limosano che però era rimasto senza riscontri (così come quello di San Severo, del resto), non è in effetti grandissima. La sindaca di Limosano all’epoca “confermò” l’avvistamento, e secondo il racconto della prima cittadina il primo avvistamento c’è stato un lunedì di metà febbraio e l’episodio è stato segnalato dallo stesso sindaco alla Prefettura, ai Carabinieri Forestali e all’azienda sanitaria regionale (Asrem). Il secondo avvistamento c’è stato il 19 febbraio 2020, mentre il terzo nel pomeriggio del 20. Le segnalazioni, a detta del sindaco, erano ritenute attendibili.

Leggi anche: La Lega sospende l’occupazione del Parlamento proprio ora che c’è il ponte del primo maggio

Potrebbe interessarti anche