Chi obietta danneggia anche te: come denunciare chi fa il furbo

di Chiara Lalli

Pubblicato il 2014-10-07

L’obiezione di coscienza è spesso invocata a sproposito e usata contro i vostri diritti. Imparate a difendervi. Ecco una serie di casi di studio e una mini-guida

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È l’ennesima storia che somiglia a tante altre: vai in un pronto soccorso perché ti serve la pillola del giorno dopo, trovi un’infermiera che non sa cosa sta dicendo e siccome non sai bene cosa puoi pretendere – e magari non capisci perché un operatore sanitario dovrebbe negarti un servizio senza una «buona ragione» – te ne vai sperando che al prossimo pronto soccorso non ti faranno tutte queste storie. «Posso avere la prescrizione?». «No, devo salvare vite umane». Ieri la notizia viene ripresa. Su Avvenire diventa (Pillola del giorno dopo, obiezione di coscienza, 6 ottobre 2014): «Un’infermiera del pronto soccorso dell’ospedale di Voghera, nel pavese, ha dissuaso per due volte dall’ingresso due ragazze che volevano recarsi al reparto di ginecologia per farsi prescrivere la pillola del giorno dopo». Le ha dissuase dal compiere un atroce gesto! Il Giorno titola Volevano la pillola del giorno dopo: infermiera le caccia dall’ospedale.

Le ha dissuase dal compiere un atroce gesto!
Le ha dissuase dal compiere un atroce gesto! (Avvenire)

 
PILLOLA DEL GIORNO DOPO: IL GRAN RIFIUTO
Una storia come tante altre. «Domenica pomeriggio il dottore in servizio alla guardia medica di piazza San Francesco a Sesto Fiorentino si è rifiutato di prescrivere la pillola del giorno dopo a una ragazza di 27 anni che si era presentata insieme con il fidanzato. Il medico – riferisce la giovane donna – le ha spiegato di essere un obiettore di coscienza, l’ha invitata a rifletterci sopra e le ha prospettato, oltre alle considerazioni etiche, anche i possibili effetti collaterali della pillola, quali gravi emorragie interne (“Sono un obiettore di coscienza”. Nega la pillola del giorno dopo, la Repubblica, 14 aprile 2010). E due anni prima un’indagine su Roma aveva rilevato che in circa metà degli ospedali tirava una brutta aria: «Mi dispiace il nostro è un ospedale religioso…» (Com’è difficile avere a Roma
la pillola del giorno dopo, la Repubblica, 10 settembre 2008; nel sito Radicali Roma trovate il video integrale).
«Sono venuta questa mattina per la prescrizione della pillola del giorno dopo...» (Cristo Re).
«Sono venuta questa mattina per la prescrizione della pillola del giorno dopo…» (Cristo Re).

Questo è un ospedale religioso!
Questo è un ospedale religioso!

 
MA QUALE OBIEZIONE?
Come avevo già commentato, la pillola del giorno dopo non ha effetti abortivi ma contraccettivi. Contro cosa si obietterebbe dunque? Pure la contraccezione è immorale? Anche quella ordinaria? Chi rifiuta di prescrivere (o vendere, ci sono anche i farmacisti!) la pillola del giorno dopo si rifiuterebbe anche di prescrivere contraccezione orale o IUD (o vendere preservativi nel caso delle farmacie)? Verrebbe da urlare «infermieraaaa!», ma poi se ti capita quella che vuole salvare vite umane come si fa? A rendere il tutto ancora più incomprensibile c’è un altro fatto: l’effetto causato dalla pillola del giorno dopo fino un po’ di tempo fa veniva ottenuto con la somministrazione di 4 compresse di contraccezione orale ordinaria ingollate nel giro di poco tempo. Già, ecco perché obiettiamo su tutto! Nn si può mai sapere cosa ci farete con quelle pillole immorali.
Obiettate anche sui preservativi?
Obiettate anche sui preservativi?

 
LE OBIEZIONI PIÙ FANTASIOSE
Negli anni le coscienze di sono sbizzarrite. A parte tutti i servizi mancati sull’interruzione di gravidanza (ecco qualche esempio: qui o qui; in caso di aborto non è poi così raro anche qualche commenti a margine come “assassine”, “puttane”, “quelle che devono abortire”, “non ci potevi pensare prima?”), alcuni hanno invocato la propria coscienza davanti a matrimoni immorali o a farmaci innaturali!
2008: Ospedale Niguarda di Milano, un anestesista rifiuta di somministrare un antidolorifico a una donna che sta abortendo (“Niente antidolorifico, sono obiettore”, la Repubblica, 17 luglio 2008).
2008: una dottoressa di base rifiuta di prescrivere dei farmaci per una fivet. «Va contro la mia morale. Io ho firmato e depositato l’obiezione di coscienza» (Fecondazione, obiettori tra i medici di base, Il Corriere della Sera, 15 marzo 2008). Avete mai pensato di cambiare lavoro? Il caso finisce all’Ordine dei medici di Vicenza ma lì non sembra andare meglio: «Sì è vero — dice il ragionier Baldinato — il dottore si è rifiutato di prescrivere delle analisi nell’ambito della fecondazione assistita ma la paziente poteva anche andare da un’altra parte». Ma certo, perché ostinarsi?!
2009: un sindaco rifiuta di celebrare un matrimonio civile. «Io insegno religione — spiega Celeste —. Non posso dare certi insegnamenti in classe e poi non applicarli nel­la vita. Per me il matrimonio è quello davanti a Dio, punto. Inoltre, per i cittadini non cambia niente, le nozze sono celebrate da un altro membro dell’amministrazione» (Sindaco obiettore: «Sono cattolico, non celebro matrimoni civili», Il Corriere della Sera, 24 ottobre 2009). Non siamo ancora arrivati a rifiutarci di fare lastre o esami perché non vogliamo toccare il pene del paziente ma siamo sulla buona strada.
«He did not want to touch the patient’s penis».
«He did not want to touch the patient’s penis».

E subito dopo ci sono loro che hanno sempre ragione: la sacralità della vita finalmente presa sul serio.

 
COME DIFENDERSI
L’arma più potente in mano agli equilibristi della coscienza è la vostra ignoranza e la vostra vergogna. Non possono essere invocati motivi di coscienza o religiosi per la contraccezione, sia pure d’emergenza. Mentre esiste una legge che prevede – seppure a certe condizioni – l’obiezione di coscienza per l’interruzione volontaria di gravidanza, non esiste una garanzia del genere per la contraccezione. Chi non vuole prescrivere o vendere la pillola del giorno dopo potrebbe essere contestato. Se vi trovate davanti a un rifiuto o a qualche stramba motivazione – «è per il tuo bene», «Gesù piange» oppure «ho l’obbligo morale di salvare vite umane» – sappiate che potete difendervi. Ecco da dove cominciare a chiedere aiuto: Associazione Luca Coscioni, Aied, Associazione Vita di donna. Modulo per denuncia medico e farmacisti. Intanto, chiedi al tuo ginecologo se è obiettore di coscienza.
Come funziona la pillola del giorno dopo.
Come funziona la pillola del giorno dopo.

Se poi proprio non riuscite, ripiegate sulla pillola del giorno prima come consigliava il saggio Don Pizzarro.
Don Pizzarro (Parla con me): '«La pillola? Prendete quella del giorno prima, per dormi’».
Don Pizzarro (Parla con me): ‘«La pillola? Prendete quella del giorno prima, per dormi’».

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