No Tav, gli scontri a Chiomonte

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Circa 40 persone, dopo essersi travisate, si sono rese responsabili per circa mezz'ora del lancio, anche tramite fionde, di una cinquantina di bombe carta, artifici pirotecnici e razzi con batterie multiple e pietre all'indirizzo dei contingenti delle forze dell'ordine

Sono 25 gli attivisti No Tav, tutti del centro sociale torinese Askatasuna, che saranno denunciati per le violenze di ieri sera vicino al cantiere della Torino-Lione tra Giaglione e Chiomonte, in Valle di Susa (Torino). Sono accusati di incendio doloso e di violazione dell’ordinanza del prefetto di Torino che vieta l’accesso in una determinata area attorno al cantiere. La Digos di Torino, inoltre, sta svolgendo indagini per individuare i responsabili dei lanci di pietre, petardi e bombe carta e i manifestanti che erano incappucciati.



No Tav, gli scontri a Chiomonte

I disordini sono durati circa mezz’ora, secondo la ricostruzione fatta dalla Questura di Torino: dopo l’accensione di un fuoco accanto alla cancellata metallica a 1 km dal cantiere di Chiomonte, una quarantina di facinorosi, travisati, ha scagliato, utilizzando anche fionde, bombe carta, artifici pirotecnici, razzi con batterie multiple e pietre contro le forze dell’ordine che hanno disperso i manifestanti lanciando lacrimogeni. I 40 facevano parte di un corteo di manifestanti di area antagonista che ha percorso il sentiero Gallo Romano, in violazione dell’ordinanza del Prefetto di Torino. Oggi nel primo pomeriggio è in programma un’altra marcia No Tav, con partenza da Susa e arrivo a Venaus.



Subito dopo, circa 40 persone, dopo essersi travisate, si sono rese responsabili per circa mezz’ora del lancio, anche tramite fionde, di una cinquantina di bombe carta, artifici pirotecnici e razzi con batterie multiple e pietre all’indirizzo dei contingenti delle forze dell’ordine, rendendo necessario l’utilizzo cadenzato di alcuni lacrimogeni che hanno consentito di disperdere i facinorosi. Successivamente i manifestanti, dopo essersi ricompattati, sempre percorrendo il sentiero Gallo Romano, hanno fatto rientro a Giaglione terminando l’iniziativa alle ore 22.00.

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