«Nicola Porro positivo al Coronavirus»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-09

Lo scrive l’AdnKronos: salta la puntata di Quarta Repubblica su Mediaset

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L’AdnKronos scrive che il giornalista e conduttore Nicola Porro è positivo al Coronavirus SARS-COV-2 e per questo la puntata di Quarta Repubblica non andrà in onda. Sulla sua pagina facebook Porro aveva pubblicato un video stamattina in cui non faceva cenno alla questione. Ieri Le Iene hanno annunciato la sospensione perché una persona che lavora per la trasmissione è risultato positivo a COVID-19. A cominciare dalla puntata prevista questa sera, il programma non andrà in onda in attesa degli sviluppi della situazione. Nicola Porro sarà video-collegato in diretta da casa con l’edizione speciale di “Stasera Italia” di Barbara Palombelli che andra’ in onda stasera in prima serata su Retequattro.

Intanto il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Marino Andrea Mascaretti chiede di sanzionare i “comportamenti irresponsabili” sul web e sulle tv che fanno disinformazione sul coronavirus, segnalando che e “a esprimersi a vanvera sono stati anche rappresentanti delle istituzioni e alcuni scienziati, più preoccupati di apparire che della salute della cittadinanza”. “E’ una continua corsa a dichiarare qualcosa, a postare un video sui social, non curandosi dei danni che può provocare alla salute pubblica – sostiene ancora Mascaretti – un giorno ti dicono bisogna andare avanti come prima, prendere gli aperitivi con gli amici e postano video o immagini che inducono a proseguire con le solite abitudini, comunicano che in fondo il coronavirus è come una semplice influenza, anzi, fanno intendere che fa meno morti di un’influenza e poi sminuiscono dicendo che colpisce ‘solo’ la popolazione anziana (come se gli anziani non fossero cittadini da proteggere). Il giorno dopo l’intera Lombardia e numerose province diventano aree dalle quali non si esce e non si entra”. Per il capogruppo di Fdi in Comune a Milano “la comunicazione e’ gestita irresponsabilmente e si crea il panico, con centinaia di persone in fuga verso altre regioni”. Ed ecco, aggiunge, “che i soliti protagonisti del web, rappresentanti delle istituzioni e del mondo scientifico, dicono che bisogna stare a casa e evitare tutti i contatti, che anche i giovani possono ammalarsi”. La conclusione di Mascaretti è che “qualcuno deve sanzionare questi comportamenti irresponsabili a partire da chi avendo un ruolo importante nelle istituzioni e quindi risultando credibile e ascoltato, si erge a dispensatore di informazioni e consigli dei quali non e’ certo e che non siano stati ampiamente condivisi dal mondo scientifico”.

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