Il negazionista pentito (dopo essersi ammalato): “Chi non mette la mascherina non intasi gli ospedali”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-11-25

«Chi rifiuta di riconoscere l’esistenza del virus va in giro senza mascherina. Bene, chi si ammala resti a casa sua e non vada a intasare gli ospedali». Il messaggio duro e diretto ai negazionisti non arriva da una persona qualunque ma da un che ha capito cosa è COVID-19 solo dopo averlo provato sulla propria pelle

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«Chi rifiuta di riconoscere l’esistenza del virus va in giro senza mascherina. Bene, chi si ammala resti a casa sua e non vada a intasare gli ospedali». Il messaggio duro e diretto ai negazionisti non arriva da una persona qualunque. Le parole contro chi rischia di vanificare gli sforzi per contrastare l’epidemia di Coronavirus arrivano da un uomo che ha capito cosa è COVID-19 solo dopo averlo provato sulla propria pelle. Il suo appello, così simile a quello di Michela Isca, l’infermiera di Pescara che ha smontato le bufale dei negazionisti, è contenuto in un’intervista al Messaggero:

michela isca infermiera pescara video negazionisti
Michela Isca: l’infermiera di Pescara contro i negazionisti

«Credevo fosse un’esagerazione, una malattia sopravvalutata. Seguivo le notizie e pensavo che la diffusione del virus non si sarebbe mai trasformata in una pandemia così grave. Ma poi mi sono ammalato anch’io, ed è cambiato tutto». Alessandro ha 35 anni, vive e lavora ad Ostia, la sua mamma e il suocero sono stati i primi ad ammalarsi di Covid, quindi è toccato a lui.

Da quel momento la prospettiva è cambiata.
«Mi sono ammalato e dopo qualche giorno mi sono spaventato davvero. Io sono giovane, forte, non ho problemi fisici, però ho avuto una febbre devastante. Per oltre due settimane tra 39 e 42 e mezzo, avevo l’ossigenazione attorno a 89-90. Di quel periodo non ricordo molto perché non ero lucido, stavo molto male, figurarsi cosa può succedere a una persona di settant’anni. Sono guarito e fortunatamente anche mia madre, che è paziente oncologica. Abbiamo trascorso più di due mesi d’inferno, la paura è stata molta. E ho capito davvero cos’è il Covid. Prima ero uno scettico.Mi sono ricreduto»

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