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Il Municipio di Raggi inserito nell'ordinanza anti-alcool?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-07-12

La corsa all’evento alcoolico nel Municipio XIV sta per finire: il Campidoglio è pronto a inserirlo nell’ordinanza

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Nei giorni scorsi avevamo parlato di come il Municipio XIV, dove vive la sindaca Virginia Raggi, fosse rimasto fuori dalle ordinanze anti-alcool del Comune di Roma e questo aveva provocato una corsa all’evento alcoolico da parte di alcuni goliardi. Scrive oggi Il Messaggero che la festa sta per finire:

Ma la festa nelle strade di Monte Mario potrebbe avere le ore contate, se è vero che in questi giorni in Campidoglio si è iniziato a ragionare sulla possibilità di ritoccare l’ordi
nanza firmata dalla Raggi il 5 luglio scorso. L’obiettivo sarebbe proprio quello di allargare la mappa delle limitazioni anche al XIV municipio. Il fatto è che, per questo quadrante di Roma Nord, solitamente poco affollato dagli habituè della movida, le cose negli ultimi giorni sono cambiate radicalmente.
Con buona soddisfazione di ristoratori e gestori dei (pochi) pub della zona e più di qualche lamentela da parte dei residenti. Ecco perché l’amministrazione comunale prepara i correttivi. Il ragionamento che circola in Comune è questo: se l’ordinanza iniziale non aveva contemplato il XIV distretto, è perché il gruppo territoriale della Polizia locale, durante la fase istruttoria che si è svolta prima dell’estate, non aveva segnalato necessità particolari in questa zona.

ordinanza anti alcool roma raggi evento - 3
Adesso però le cose stanno per cambiare, come conferma anche il minisindaco Alfredo Campagna, amico di famiglia della sindaca:

«Questo territorio – ha spiegato Campagna – non è mai stato inserito in nessuna ordinanza anti-alcol proprio per la mancanza dei criteri richiesti». Il minisindaco ha ricordato che il comando di Polizia locale del XIV «non ha segnalato alcuna area di rischio» dopo una serie di ricognizioni, e che quindi, secondo lui, c’è poco da «fare ironie» o polemiche politiche, che «possono avere ricadute negative, soprattutto sulle nuove generazioni».
Il paradosso è che proprio l’entrata in vigore dell’ordinanza ha cambiato lo scenario, facendo convergere le scorribande alcoliche nei quartieri rimasti esenti dai divieti, al grido di «Stay Beer, stay foolish», che scimmiotta Steve Jobs (ma al posto di essere«affamati»,l’invito è quello di essere ubriachi di birra). In queste condizioni,il Campidoglio ha tutti i presupposti per allargare la mappa dei divieti.

Leggi sull’argomento: «Una birra vale uno»: l’evento “Spaccarsi sotto casa di Virginia Raggi” è riuscito

 

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