I morti di Coronavirus nel giorno in cui la Regione ha comunicato zero decessi sono tre

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-26

L’ATS di Brescia ha certificato due morti per il Coronavirus SARS-COV-2 e di COVID-19 domenica 24 maggio, ovvero nel giorno in cui Regione Lombardia aveva comunicato un dato che molti avevano ritenuto farlocco. Ma ce n’è stato anche un terzo

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Stamattina Il Fatto Quotidiano ha scritto che l’ATS di Brescia ha certificato due morti per il Coronavirus SARS-COV-2 e di COVID-19 domenica 24 maggio, ovvero nel giorno in cui Regione Lombardia aveva comunicato un dato che molti avevano ritenuto farlocco, ovvero quello di zero decessi segnalati. Ma a quanto pare i morti sono invece almeno tre e non due.

I morti di Coronavirus nel giorno in cui la Regione ha comunicato zero decessi sono tre

PrimaMerate ha scritto che proprio domenica è morto il giornalista di Paderno d’Adda Sergio Perego. Perego, 72 anni, noto giornalista di Paderno d’Adda in provincia di Lecco, si è spento proprio domenica all’ospedale Manzoni di Lecco dove si trovava ricoverato da circa due mesi dopo aver contratto il Coronavirus.

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Ieri la Regione ha confermato il dato di domenica sulla base dei flussi della rete ospedaliera e delle anagrafi comunali. Ma ha anche segnalato 34 morti: una situazione che “va indagata”, ha osservato con l’agenzia di stampa ANSA il fisico Enzo Marinari, dell’Università Sapienza di Roma. È infatti difficile attribuire il passaggio da zero a 34 a una semplice fluttuazione statistica. Ma è possibile che i tre morti di domenica siano rientrati nel conteggio di quelli di lunedì. I dati della Protezione civile indicano che nelle ultime 24 ore i decessi per Covid-19 sono stati 92, contro l’aumento di 50 di ieri; rallentano anche i contagi, che sono stati 300 più di ieri, quando l’incremento era stato di 531. Zero contagi si sono registrati ieri in Umbria, Calabria, Molise e Basilicata e nella provincia autonoma di Bolzano. Si è ridotto inoltre il numero dei malati (1.294 meno di ieri) e scende di 12 unità quello dei ricoverati in terapia intensiva, aumentano i guariti (1.502 in più di ieri). “Sono dati buoni, come accade ormai da qualche giorno, e questo vale anche per la Lombardia, che resta il punto più delicato”, ha osservato Marinari. “Le cose vanno bene, ma non per questo – ha aggiunto – bisogna ridurre le precauzioni: è importante continuare a comportarsi in modo estremamente ragionevole”.

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