Un Miozzo al giorno. Ieri: “Permettere aperture”. Oggi: “Ci vorrebbe il lockdown”

di Maria Teresa Mura

Pubblicato il 2021-01-11

Miozzo fornisce due dichiarazioni in contraddizione tra di loro quando parla di riaperture e di lockdown a pochi giorni di distanza? Solo in parte

article-post

“La curva epidemica è stabile: non si alza ma neppure si abbassa. A questo punto tutti devono prendere atto della realtà. C’è una sola cosa da fare ed è convivere con il virus, calcolando il rischio”. Il capo del Comitato tecnico scientifico (Cts) Agostino Miozzo qualche giorno fa in un’articolo su Qn spiegava che è “ora di permettere delle aperture, pur sapendo che la curva si alzerà. L’importante è controllare che salga di poco”

miozzo riaperture lockdown

Però oggi lo stesso Miozzo, intervenendo alla trasmissione televisiva L’aria che tira, e ancora prima in un’intervista al Messaggero, ha detto qualcosa in contraddizione con le parole pronunciate appena ieri: ” La strada piu’ semplice ed efficace sarebbe quella di un lockdown di qualche settimana o di qualche mese, ma non possiamo permettercelo, abbiamo visto quale impatto devastante abbia avuto sul Paese. Da settembre-ottobre cerchiamo di convivere con la pandemia – ha ricordato Miozzo – ed in effetti questa convivenza ha contenuto la curva della pandemia meglio che in altri Paesi d’Europa. Dobbiamo insistere su questa strada”. Miozzo si è dimenticato cosa aveva detto? Non proprio. Infatti il capo del CTS quando parlava di riaperture si riferiva in particolare alla scuola: Q”Se facciamo cose di buonsenso, se le condizioni esterne sono compatibili, se il territorio darà risposte positive ai governatori, allora il rischio diventa accettabile. Considero più pericolosa la didattica a distanza. Un’intera generazione pagherà un conto salatissimo: i ragazzi privati della socialità sono insicuri, incerti, spaventati. Non possiamo continuare così”. Miozzo vuole poi aggiungere il colore verde nella classificazione delle zone per le Regioni: “il colore della speranza – spiega -, potremmo attribuirlo alle aree prossime alla normalità”

Potrebbe interessarti anche