«Minibot, il segnale è quello di una valuta parallela all’euro»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-06-01

Lorenzo Codogno, ex alto dirigente del ministero dell’Economia e delle Finanze, spiega che il segnale che arriva ai mercati con i minibot è quello del primo passo per l’uscita dall’euro

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Dopo l’incredibile polemica sui minibot di ieri, La Stampa oggi ospita un commento di Lorenzo Codogno, ex alto dirigente del ministero dell’Economia e delle Finanze, che spiega che il segnale che arriva ai mercati è quello del primo passo per l’uscita dall’euro:

Ieri la notizia è esplosa come una bomba, prima nelle sale degli operatori finanziari, e poi sui social. Imbarazzatissimi per la gaffe commessa, quelli del Pd hanno annunciare «un ordine del giorno urgente al Dl crescita per escludere decisamente l’impiego di strumenti come i cosiddetti minibot». Un errore, dunque, su quella che è «soltanto una mozione» come scrive la nota del Pd. Ma che fa gongolare i più antieuro fra le file leghiste. «Eppure Padoan (Pd ed ex ministro dell’Economia, ndr) ha votato anche lui la mozione», twitta Borghi.

Come spiega Lorenzo Codogno, ex alto dirigente del Tesoro e ora capo economista della LC Macro Advisors , «il segnale è quello dell’inizio di una valuta parallela. E il sospetto è che almeno la Lega voglia introdurre una sorta di ruota di scorta, che in caso di necessità diverrebbe una valuta parallela. O, peggio, un’arma negoziale nei confronti dell’Europa». E dunque, a maggior ragione colpisce che nonostante la smentita di Tria arrivi il rilancio del ministero per i Rapporti con il Parlamento.

Leggi anche: Minibot: come il parlamento si avvia all’uscita dell’Italia dall’euro

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