Attualità
L’uomo che lavorava nel bar del Maap di Padova positivo al Coronavirus
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-07-17
L’Usl ha confermato anche la positività di un uomo che lavorava in un bar del Mercato agroalimentare di Padova (Maap). Il presidente e il direttore del Maap stanno contattando tutti i clienti abituali del bar, e domani il dipartimento Prevenzione dell’Usl aprirà un punto tamponi all’interno della struttura
Sale da 8 a 16 il numero dei casi positivi riscontrati dall’Usl 6 Euganea di Padova in seguito a una commemorazione funebre organizzata dalla comunità camerunense lo scorso 4 luglio. Nessuno dei contagiati risulta ricoverato. L’Usl ha già eseguito 130 tamponi e domani ne farà altri 50 per un totale di 180 tamponi, non solo sulle persone che hanno partecipato all’evento ma anche sui loro contatti. Le persone che vogliono sottoporsi al tampone possono prenotarsi sia per domani che per domenica.
L’uomo che lavorava nel bar del Maar di Padova positivo al Coronavirus
Ma, scrive l’agenzia di stampa ANSA, l’Usl ha confermato anche la positività al coronavirus di un uomo che lavorava in un bar del Mercato agroalimentare di Padova (Maap). Il presidente e il direttore del Maap stanno contattando tutti i clienti abituali del bar, e domani il dipartimento Prevenzione dell’Usl aprirà un punto tamponi all’interno della struttura. Vincenzo Gottardo, vicepresidente della Provincia di Padova, annuncia che la Protezione civile è pronta a intervenire al Maap.
Come abbiamo raccontato ieri, la cerimonia era stata organizzata sabato 4 luglio in un’area limitata dell’ampio parco pubblico Fenice in via Lungargine Rovetta dalla comunità camerunense della città. La commemorazione, avvenuta in un’area limitata di un parco pubblico, ha coinvolto circa 200 persone ed è durata qualche ora. Il personale dell’Ulss ha disposto l’isolamento degli otto positivi, ha fatto i tamponi sui contatti stretti già identificati e ha inoltrato la comunicazione al Prefetto e al presidente della Conferenza dei sindaci per raggiungere il maggior numero di partecipanti. Le persone che hanno preso parte alla commemorazione sono invitate a chiamare il numero verde dell’Ulss o richiedere via mail il tampone. I rischi di contagio sussistono – precisa l’Azienda sanitaria – solo per i contatti stretti della comunità camerunense e non per eventuali contatti occasionali.