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Luciana Littizzetto racconta lo “schifo della guerra” con 35 cartelli | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-03-21

L’attrice piemontese, dallo studio di “Che Tempo che Fa”, ha deciso di dare spazio a una realtà visuale fatta di scritte con pennarello nero su sfondo bianco

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Trentacinque cartelli per parlare di guerra. Non solo quella in Ucraina, ma quelle che continuano a mietere vittime innocenti in tutto il mondo. Così Luciana Littizzetto – dallo studio di “Che Tempo che fa”, RaiTre, ha deciso di non utilizzare la voce per raccontare fatti, storie e pensieri sparsi sullo “schifo” dei conflitti. Su quelle lotte di potere che mandano a morire al fronte giovani soldati che ingaggiano battaglie (da una posizione di forza, con le armi) contro i civili inermi davanti al peso deflagrante delle bombe.

Luciana Littizzetto racconta lo “schifo della guerra” con 35 cartelli

Una scena che ricorda molto da vicino quella di un famoso film romantico – “Love Actually”, in particolare quella che vede protagonisti Andrew Lincoln e Keira Knightley alla vigilia di Natale – accompagnata solamente da un sottofondo musicale: “Almeno credo” di Luciano Ligabue. Meno di 4 minuti condensati in 35 cartelli che recitano così:

“L’Italia ripudia la guerra. C’è scritto nella Costituzione. In questo momento nel mondo ci sono 20 guerre. Che fanno circa 193mila morti all’anno. E il 90% delle vittime sono civili. E poi ci sono i soldati. Sono i figli dei poveri che vanno in guerra. In tempo di pace, i figli seppelliscono i padri. In tempo di guerra i padri seppelliscono i figli. La guerra in Ucraina è iniziata il 24 febbraio e 902 civili sono stati uccisi. Di cui 112 bambini. Anche 5 giornalisti. 10 milioni di persone sono scappate dalle loro case, come se tutta la Lombardia fosse sparita. La guerra è menzogna. Ferite del corpo e dello spirito. Miseria. Paura. La guerra cancella il futuro. La guerra è non sapere dove dormirai la sera e se mangerai la mattina. È la paura dei tuoi simili che prima consideravi vicini o fratelli. La guerra è non riuscire a proteggere quelli a cui vuoi bene. La guerra costa miliardi di dollari. Questa guerra. Tutte le guerra. Hanno rotto il *****. Lo dico meglio. Hanno rotto tantissimo il ca***. E se ancora ce ne sono di guerre, e tante, è perché sbagliamo tutti. Perché chi comanda e decide le guerre non è sceso dal cielo, ma a comandare ce lo abbiamo messo noi. Tanto in guerra perdono tutti. È sempre stato così, perché la guerra fa schifo.
P.S. Io credo a quel tale che dice in giro che l’amore chiama amore”.

Trentacinque cartelli tutti strettamente collegati tra di loro. Perché la tesi di Luciana Littizzetto è un filo comune che rappresenta talmente tanto l’evidenza da essere lapalissiana: la guerra fa schifo. In tutte le sue forme.

(foto e video: da “Che Tempo che Fa”, RaiTre)

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