Attualità
Lombardia a rischio zona rossa
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2021-03-03
Venerdì ci sarà il nuovo monitoraggio. E il rischio che la Lombardia, se l’indice RT supererà quota 1,25, finisca in zona rossa è concreto: i numeri nelle province e l’idea dello scudo per Milano
Ieri i nuovi casi positivi al coronavirus registrati in Lombardia sono stati 3.762, con un rialzo di ricoveri e pazienti in terapia intensiva: 4.408 le persone positive al coronavirus ricoverate negli ospedali della Lombardia, 184 in più nelle ultime 24 ore. In terapia intensiva 476 i ricoverati, 35 in più rispetto alle 24 ore precedenti. Venerdì ci sarà il nuovo monitoraggio. E il rischio che la regione, se l’indice RT superasse quota 1,25, finisca in zona rossa è concreto. Il Corriere analizza la situazione nelle province lombarde:
A Brescia si viaggia con un’incidenza di 482 casi, quasi il doppio del valore critico. Un’emergenza che è già arrivata negli ospedali, costretti a trasferire pazienti nel resto della regione. Ma l’aumento dei ricoveri è la conseguenza in tutte le province della progressione dei casi, con le terapie intensive che ieri hanno segnato l’aumento più consistente dell’ultimo periodo (+35). In totale sono 476, di cui 57 ricoverate nell’hub della Fiera. Ma come sta Milano? La sindrome dell’accerchiamento ha fatto alzare il livello d’allerta in una città già colpita pesantemente a novembre. E questo secondo molti potrebbe aumentare la quota di persone immunizzate in modo naturale. Ma come spiegano gli epidemiologi, la città non deve cadere, perché una metropoli di un milione e 300 mila abitanti rischia di moltiplicare il contagio a velocità poco gestibili. L’incidenza di casi nell’intera provincia di Milano oggi è di 206. Se si sposta la lente sulla città i casi scendono a 192. Significa che il presente è ancora (abbastanza) lontano da quota 250, ma la progressione lascia intendere che il rischio è alle porte.
Si pensa di difendere Milano formando uno scudo attorno alla città: piccole zone rosse come quelle istituite nei comuni di Bollate, Viggiù, Mede e Castrezzato qualche settimana fa. L’impatto in quelle aree, dove anche la campagna vaccinale è stata anticipata, sembra positivo: i numeri dei contagi si stanno abbassando. I prossimo dieci giorni saranno decisivi. La crescita dei casi avverrà comunque, poi si capirà se i provvedimenti hanno dato dei risultati.