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Libero, l’odio verso la Lombardia e l’amore nei confronti del Sud

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-09

Mentre dal titolo non si capisce se il loro sia un auspicio o una richiesta di par condicio in nome dell’odio, vale la pena far sapere a Renato Farina, estensore dell’articolo, che nei confronti dei lombardi non c’è nessun odio mentre sarebbe il caso che il governatore Attilio Fontana spiegasse come mai l’azienda di sua moglie e del suo genero abbia deciso di fare beneficenza alla Regione solo dopo che Report ha cominciato a indagare sulla storia dei camici

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Oggi in prima pagina Libero ci fa sapere che c’è odio nei confronti della povera Lombardia mentre nessuno odia il Mezzogiorno. Mentre dal titolo non si capisce se il loro sia un auspicio o una richiesta di par condicio in nome dell’odio, vale la pena far sapere a Renato Farina, estensore dell’articolo, che nei confronti dei lombardi non c’è nessun odio mentre sarebbe il caso che il governatore Attilio Fontana spiegasse come mai l’azienda di sua moglie e del suo genero abbia deciso di fare beneficenza alla Regione solo dopo che Report ha cominciato a indagare sulla storia dei camici.

libero odio lombardia

Nel frattempo vale la pena di ricordare in che modo durante Brescia-Napoli i tifosi del luogo hanno espresso tutto il loro amore nei confronti del Mezzogiorno, tra l’altro prendendo una toppa clamorosa rispetto a come sono andate le cose. I tifosi del Brescia hanno cantato il coro “Napoletani Coronavirus“.

Naturalmente anche in questa ridicola occasione l’arbitro non si è nemmeno sognato di fermare la partita. Raccontava all’epoca Il Mattino:

Magari sarebbe servito il buon senso di Orsato, un richiamo dello speaker, un mezzo segnale di intolleranza totale nei confronti di chi è intollerante a prescindere, anche quando gli altri non c’entrano nulla. E quindi eccoli i cori dell’odio, quelli di discriminazione o meglio di razzismo. Ancora una volta qui a Brescia. Prima «napoletani coronavirus», poi colerosi, poi lavali col fuoco… in alcuni casi ne erano in 50, in altri molto di più.

Gli ispettori federali avranno sentito? Certo, scatterà la solita multa. Poche migliaia di euro. Bisogna cacciarli dagli stadi, queste persone: non c’è rimedio. I tifosi del Napoli, dalla parte opposta alla Nord che incitava all’odio, replicava prima con altre invettive poi con un «pagaci le tasse» che è l’unico momento della serata dell’odio a regalare un sorriso.

napoletani coronavirus

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