La storia di Songne: arrivato dal Burkina Faso a 12 anni è oggi uno dei migliori pizzaioli in Italia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-28

Dopo anni di lavoro e aggiornamento professionale, la scelta di aprire una cosa tutta sua: al centro di Trento una delle migliori pizze d’Italia

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La storia di Songne potrebbe essere un nuovo slogan elettorale, a patto che però segua la stessa trafila: l’integrazione nei fatti. Non nelle parole. Lui, arrivato piccolissimo dal Burkina Faso, non è italiano. Il suo successo però è tutto made in Italy: è diventato professionista della Pizza.

“Un africano a fare la pizza? Vedrai: nessuno si avvicinerà al tuo locale. Sarà un fallimento”, avevano detto così all’inizio. A raccontarlo è La Repubblica. Poi, eccolo entrare tra i migliori d’Italia e la sua pizza al taglio diventa parte della ’50 Top Pizza’. La guida italiana delle pizze più buone. Tutto quello che serve, insomma per dire che il made in Italy non deve essere fatto dagli italiani. E soprattutto cosa c’è di più italiano di una persona che vive in Italia da 15 anni, lavora in Italia da sempre. Ha imparato la lingua perfettamente ed alla fine cucina meglio degli italiani il cibo italiano per eccellenza.

La storia di Songne: arrivato dal Burkina Faso a 12 anni è oggi uno dei migliori pizzaioli in Italia

“Ho scoperto di essere bravo e col tempo mi sono innamorato più del salato che del dolce”, comincia così il racconto sul quotidiano torinese. Poi i viaggi in giro per il paese a caccia della pizza più buona, perché l’aggiornamento è importante per qualsiasi professione. Si immagini per chi cucina. “Ho assaggiato mille tipi di pizze e tante specialità diverse, per capire davvero cosa mi piaceva e cosa sarei stato in grado di fare”. La consacrazione per Songne arriva nel 2018, quando apre la sua pizzeria al taglio al centro di Trento. “All’inizio – ricorda – molti mi dicevano: ‘Un ragazzo di colore dietro al bancone farà fuggire turisti e clienti italiani'”. Purtroppo una bella storia ancora oggi va arricchita di pregiudizio e ostracismo tutto nazionalista: “Molti si allontanavano una volta che mi vedevano accanto alle pizze. Poi col tempo ho conquistato la fiducia delle persone e il locale ha cominciato a volare”.

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