La resa di Amadeus: “No di Celentano e Benigni confermano che quest’anno Sanremo è un non-evento”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-04

Così il conduttore e direttore artistico dell’edizione numero 71 del Festival commenta il crollo dell’audience per la seconda serata consecutiva

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Se non è una resa, poco ci manca. Le parole con cui Amadeus commenta in conferenza stampa il nuovo crollo dell’audience della seconda serata dell’edizione 2021 del Festival Sanremo danno la misura del clima teso, quasi rassegnato, che si respira nell’entourage del conduttore. Che, per spiegare le ragioni di un crollo a suo dire annunciato, torna sui due rifiuti eccellenti della vigilia: quelli di Adriano Celentano e Roberto Benigni. Due pezzi da novanta che hanno fatto la storia del Festival ma che, complice anche la pandemia, l’assenza di pubblico e il clima particolare che si respira nel Paese, hanno preferito declinare l’invito di Amadeus.

“Ho grandissimo rispetto dei ‘no’ di Celentano e Benigni. Nel non venire, mi danno la consapevolezza che quest’anno Sanremo è un non evento. In mente avevamo tante altre cose che purtroppo non abbiamo potuto realizzare. Questa è la verità”, ha spiegato Amadeus.

Sanremo: Amadeus, ‘più felice del 42% di quest’anno che del 52% del 2020’

“E’ quasi commovente vedere 10 milioni di persone che si sintonizzano nonostante il momento. Questo è il Sanremo televisivo più forte che ci possa essere: perché questo non è l’evento festival, ma è un programma televisivo, il resto ci è stato tolto. E’ dunque una gioia maggiore il 42% di quest’anno che il 52% dello scorso anno, che riguardava un paese felice che non è quello in cui siamo adesso”. Così Amadeus commenta i risultati di ascolto della seconda serata del 71mo festival di Sanremo. “Vedere 10 milioni di persone che la sera si sintonizzano su Sanremo e che la sera mi dicono ‘grazie che ci regalate la serenità’ è quasi commovente”, dice il direttore artistico e conduttore”.

“La differenza tra l’evento Sanremo e un programma televisivo è che Sanremo lo fa la sala stampa, le polemiche, i giornalisti presenti, i cantanti, le persone che arrivano per vedere i cantanti, il pubblico in prima fila, i personaggi, i politici -incalza Amadeus- Tutto questo diventa evento. Se non fosse un evento sarebbe un qualsiasi programma televisivo. Quest’anno non è come lo abbiamo vissuto per settant’anni, è un’altra cosa. E’ svuotato di tutte le sue parti che sono fondamentali, è un’altra cosa. Ecco perché dico che i risultati mi sorprendono in positivo”.

“Sarebbe stato più facile buttare la palla in tribuna”

“Il campionato di ieri ha tolto 4 punti e mezzo, cioè se noi a Sanremo sommiamo le partite, il fatto che sia un momento storico in cui ci sono persone che non sanno se la sera riescono a mettere il piatto a tavola, e c’è gente disperata in questo momento, i dati sono clamorosi”. Lo afferma il conduttore e direttore artistico del festival di Sanremo Amadeus. Che si definisce dunque “molto molto felice e orgoglioso di questo festival, e lo dico con sentimento e con grande convinzione. Perché quello che stiamo facendo noi tutti è qualcosa di unico e di straordinario, sarebbe stato facilissimo buttare la palla in tribuna”.

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