La piantagione di marijuana coltivata a spese del comune di Pinerolo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-09-05

Una piantagione di marijuana sulle piste del Palaghiaccio di Pinerolo. L’unico problema è che la fornitura di energia elettrica è a nome del comune. Che quindi ha pagato per coltivare la cannabis

article-post

Una piantagione di marijuana sulle piste del Palaghiaccio di Pinerolo. La Stampa racconta che dove alle Olimpiadi Invernali del 2006 venivano disputate le gare di curling ora veniva coltivata la marijuana, indoor e con i potenti riflettori che una volta dovevano illuminare gli atleti usati per far crescere le piantine. L’unico problema è che la fornitura di energia elettrica è a nome del comune. Che quindi ha pagato per coltivare la cannabis

La piantagione di marijuana coltivata a spese del comune di Pinerolo

All’impianto elettrico del comune erano stati allacciati anche dei ventilatori e un timer. Secondo Laura Muzzarelli la presidente dello Sporting club Pinerolo che gestisce l’impianto e le varie attività sportive che vi sono ospitate la piantagione non può essere lì da molto. Appena 4 o 5 mesi.  È le  che ha scoperto tutto:

 

A scoprire la piantagione è stata Laura Muzzarelli, la presidente dello Sporting club Pinerolo: «Ho sentito un ronzio provenire da dietro la porta di un corridoio che porta ai cunicoli che conducono sotto alle tribune e alla pista di pattinaggio. In questo periodo l’impianto non è in funzione, la pista non è ancora ricoperta di ghiaccio e di conseguenza i compressori sono fermi. Se fossero stati in funzione il rumore avrebbe sicuramente coperto quel ronzio». Quando è arrivata in fondo al cunicolo ha visto una potente luce illuminare la scena: nei 15 vasi c’erano delle piante già ben sviluppate di marijuana. «Ci sono due percorsi per arrivare alle serre, o si passa dall’interno dello stadio del ghiaccio e si aprono una serie di porte, oppure dall’esterno ci si cala in un tombino che porta ad un cunicolo che arriva sino sotto la pista del ghiacciodice Muzzarelli- credo che chi ha allestito la serra sia passato dall’interno. Chi ha agito non solo conosce bene la struttura, ma che è anche in grado di fare dei collegamenti elettrici». E di più non dice, ma precisa: «Quando ho visto la serra ho chiamato i carabinieri che hanno avviato l’inchiesta».

Ora verranno esaminati i consumi di energia elettrica. Il sindaco Luca Salvai spiega: «Nei giorni scorsi i carabinieri ci hanno chiesto le bollette della luce per analizzare i consumi, se verrà trovato il responsabile, valuteremo come muoverci e se costituirci parte civile per il danno economico subito. Inutile al momento ipotizzare chi abbia allestito la serra»

Leggi anche: La fine della storia dell’uomo schiaffeggiato dai poliziotti durante la perquisizione in casa

Potrebbe interessarti anche