Economia

La BCE spinge la Grecia fuori dall'euro

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-07-06

Francoforte tiene ferma la liquidità ma aumenta il taglio sui collaterali offerti a garanzia. Curiosamente, non viene reso pubblico il livello dell’haircut. Ma il segnale nei confronti di Atene è chiaro. Intanto Merkel e Hollande ributtano la palla in campo greco

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La Banca Centrale Europea tiene ferma la liquidità di emergenza (Ela) alle banche greche ferma a 89 miliardi di euro dopo la netta vittoria del “no” al referendum. Lo rende noto l’istituto di Francoforte, che però ha aggiustato il taglio sui collaterali offerti a garanzia. Questo significa che la BCE ha modificato gli sconti di garanzia (haircut) da applicare sui titoli che le banche greche presentano come fiduciario per ottenere i finanziamenti.
LA BCE SPINGE LA GRECIA FUORI DALL’EURO
L’aggiustamento degli sconti significa che per avere lo stesso ammontare di prestiti, le banche greche dovranno aumentare i titoli portati in collaterale. Anche dopo questo aggiustamento, secondo quanto afferma Francoforte, il sistema bancario ellenico dispone ancora di un cuscinetto di liquidità da poter utilizzare. La Bce “monitora da vicino” i mercati finanziari ed “è pronta a usare ogni strumento a disposizione” per assicurare la stabilità nei prezzi nell’Area Euro, c’è scritto nel comunicato della Banca centrale. Ma in questo modo stringe il nodo di liquidità al collo di un paese che stava quasi in ginocchio, fornendo così un segnale ben preciso ad Atene. «La situazione finanziaria della Grecia ha un impatto sulle banche e sui collaterali utilizzati per l’accesso all’Ela. In tale contesto il board della Bce ha deciso di ridurre il livello dei collaterali accettati a garanzia. Il board della Bce sta monitorando la situazione sui mdrcati finanziari e le potenziali implicazioni sulla politica monetaria. Il board è determinato a utilizzare tutti gli strumenti disponibili all’interno del suo mandato». Curiosamente, non viene reso pubblico il livello dell’haircut. La liquidità (Ela), ricorda Francoforte, “può essere concessa solo a fronte di collaterale sufficiente”. Gli istituti di credito, afferma un funzionario greco, hanno “ancora abbastanza collaterale” per far fronte alle nuove richieste della Bce.
 
LA MERKEL E HOLLANDE BUTTANO LA PALLA IN CAMPO GRECO
“La porta è aperta a colloqui” con la Grecia all’indomani della vittoria del ‘no’ al referendum in Grecia, fanno intanto sapere il presidente francese e la cancelliera tedesca Angela Merkel, parlando alla conferenza stampa a seguito del loro incontro a Parigi. Il leader greco Alexis Tsipras deve presentare “proposte serie”, ha aggiunto Hollande, che assieme a Merkel ha affermato che “e’ urgente che Tsipras presenti proposte credibili per un accordo duraturo”. Hollande ha anche sottolineato che “non resta più molto tempo perché la Grecia e l’Europa raggiungano un accordo” e ha rilevato che “l’equilibrio tra la solidarietà e la responsabilità deve essere la nostra linea di condotta”. Merkel ha aggiunto che “la Francia e la Germania devono trovare soluzioni condivise”, che non esistono “premesse per negoziati concreti” e che “è necessario tener conto delle reazioni di altri 18 Paesi”, mentre ha sottolineato che Tsipras “deve presentare questa settimana proposte concrete nel medio termine”.

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