Economia
Iscro: la cassa integrazione per le partite Iva
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-12-21
Anche chi ha la partita Iva potrà prendere la cassa integrazione: la misura si chiama Iscro, Indennità di continuità reddituale e operativa, e prevede un assegno tra minimo 250 e massimo 800 euro al mese. Al momento però non è per tutti
Anche chi ha la partita Iva potrà prendere la cassa integrazione. Alla commissione Bilancio della Camera è passato l’emendamento, riformulato, che introduce la cig anche per i lavoratori autonomi: la misura si chiama Iscro, Indennità di continuità reddituale e operativa, e prevede un assegno tra minimo 250 e massimo 800 euro al mese per 6 mesi per chi abbia subito perdite del 50% rispetto ai tre anni precedenti e abbia dichiarato un reddito non superiore a 8.145 euro. Potranno richiederlo le partite Iva aperte da almeno 4 anni. L’indennità sarà corrisposta dall’Inps e al momento vale solo per gli autonomi della gestione separata dell’ente di previdenza, ma il ministro Nunzia Catalfo ha già annunciato l’intenzione di estenderlo anche ai professionisti degli ordini. Spiega Repubblica:
Si chiama Iscro. Ed è la prima Cig per le partite Iva nella storia italiana. Un ammortizzatore, per ora mini, in forma di assegno tra 250 e 800 euro al mese per sei mesi erogato da Inps ai professionisti con reddito dell’anno precedente almeno dimezzato rispetto alla media degli ultimi tre e non superiore a 8.145 euro. Nel 2021 ne usufruiranno 41 mila lavoratori autonomi, secondo i calcoli della Ragioneria. Una rivoluzione, prima che nei numeri, anche culturale. La novità, approvata in legge di Bilancio con largo plauso anche dell’opposizione, è frutto di un emendamento spinto con forza dalla deputata Pd Chiara Gribaudo, già coautrice del Jobs Act degli autonomi nel 2017. «Finalmente arriva un sostegno per le partite Iva con cali involontari del reddito», dice Gribaudo. «Una misura che apre la strada anche all’indennità per i professionisti ordinistici». Al momento gli iscritti alle Casse private – come ingegneri, avvocati, architetti – sono fuori. Iscro -acronimo che sta per “Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa” – andrà solo alle partite Iva iscritte alla gestione separata Inps in difficoltà. Ma il progetto nasce più ampio per coinvolgere tutte e due le categorie