E in Toscana il PD toglie i vincoli su cave e spiagge

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-02-21

Il piano paesaggistico della Toscana criticato dall’assessore regionale e dal presidente del FAI

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Il piano paesaggistico della Toscana, adottato dal Consiglio regionale lo scorso luglio, dovrebbe tornare in aula il 10 marzo per l‘approvazione definitiva.  Giovedì il gruppo del Pd in Regione ha presentato un documento, da cui nascerà un maxi emendamento che interviene su alcunicapitoli, in particolare quelli relativi all’attività estrattiva del marmo sulle Apuane Le proposte di modifica hanno innescato una polemica politica ma non solo. Contrari l’assessoreregionale all’Urbanistica Anna Marson, e Il presidente del Fai Andrea Carandini, che ha scritto al premier Matteo Renzi per bloccare gli emendamenti. Forza Italia ieri ne ha annunciati altri 200 nell’ottica della deregulation. Anche per le spiagge, spiega il Corriere della Sera:

Le correzioni presentate dai «dem» a due settimane dal voto del Consiglio ammorbidiscono sensibilmente le indicazioni rigorose del piano. «La cosa più sorprendente è che a un certo punto si definiscono non vincolanti le criticità scientifiche da noi indicate — continua Marson — e dunque gli enti locali possono continuare ad aprire nuove cave, scavare in zone vergini, operare in crinali di altissimo pregio ambientale». E ancora costruire piscine vicino alla spiaggia, ampliare strutture, spostare a piacimento le aziende che lavorano negli alvei dei fiumi. «E arrivare a una completa deregulation del territorio — denuncia Salvatore Settis, accademico dei Lincei e presidente del consiglio scientifico del Louvre — e adottare una politica che una volta era il cavallo di battaglia del ministro Lupi. Sorprende che il Pd abbia adottato questa visione trasformista. E mi sorprendono moltissimo le oscillazioni del governatore Enrico Rossi».

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L’infografica del Corriere della Sera sul piano del paesaggio della Toscana (21 febbraio 2015)

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