Economia

I grandi affari della Lombardia di Formigoni e Maroni in Tunisia e Libano

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-02-15

Aiutiamoli a casa loro! Tra il 2006 e il 2017 Euromed, ha promosso – con soldi pubblici – alcuni investimenti in imprese in Tunisia e Libano. L’impresa però non è stata un successo e a fronte di qualche milione di euro investiti nei progetti il fondo è rimasto con poche migliaia di euro in mano. Una denuncia del M5S

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Il MoVimento 5 Stelle cerca di andare al contrattacco per uscire dal vortice del caso dei rimborsi e delle restituzioni truccate da alcuni portavoce pentastellati. Difficile recuperare il senso di superiorità morale, soprattutto dopo che sono stati rivelati gli importi, a cinque cifre, delle mancate restituzioni. Per la prima volta è evidente a tutti che essere del MoVimento 5 Stelle non è garanzia di onestà (la trasparenza non c’è mai stata). Ma naturalmente questo non significa che tutti i 5 Stelle siano disonesti come quelli beccati a truccare i bonifici. Il che è esattamente quello che dicevano i politici della casta quando, di fronte allo tsunami pentastellato tentavano di spiegare che “non erano tutti così”.

Le avventure nordafricane di Regione Lombardia

Per uscire dall’impasse non resta che cambiare il terreno dello scontro politico. Ed è quello che ha fatto ieri il consigliere regionale lombardo Stefano Buffagni che ha denunciato gli sprechi delle amministrazioni di centrodestra alla guida della Regione Lombardia. Per gli altri partiti la principale argomentazione contro la – supposta – onestà del M5S è sempre stata quella della “maggiore competenza”. Ma è chiaro a tutti che i politici della cosiddetta “casta” sono altrettanto incompetenti di quelli del MoVimento, se non di più.

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Il caso emblematico è quello di Euromed un fondo mobiliare chiuso di venture capital e private equity lanciato nel 2006 con lo scopo di investire nei paesi dell’area Euro-Mediterranea. Il fondo è stato creato da Finlombarda, la finanziaria regionale, che nel 2001 ha costituto la società di gestione del risparmio Finlombarda Sgr che ha sua volta ha dato vita nel 2004 al Fondo Next e nel 2006 al Fondo Euromed che è partecipato da Regione Lombardia per il 19%, dalla Banca Europea degli Investimenti per il 20%, da Fondazione Cariplo per il 10% e per l’1% dalla Camera di Commercio di Milano (tramite Promos, il servizio di internazionalizzazione che ha promosso l’iniziativa). Il restante 50% delle sottoscrizioni proviene da investitori privati.  Complessivamente la dotazione del fondo era di 50 milioni di euro. Il fondo non beneficia di alcun fondo di garanzia a copertura delle perdite e sottoscrittori pubblici e privati ricevono un trattamento paritetico sia in caso di guadagni che di perdite.

Regione Lombardia ha investito in Euromed circa 9 milioni di euro. La durata del fondo avrebbe dovuto essere di 10 anni ma da Ottobre 2014 Euromed è in liquidazione. L’obiettivo del fondo di investimento era quello di promuovere gli investimenti italiani nei paesi dell’area del Nord Africa (Egitto, Tunisia, Marocco e Algeria) ma anche del sud del Mediterraneo come Libano, Giordania e Siria. Non si tratta tanto di “aiutarli a casa loro” come scrive oggi Gianni Barbacetto sul Fatto Quotidiano di oggi quanto di promuovere investimenti italiani all’estero in quelle aree geografiche. Insomma Regione Lombardia voleva agevolare l’internazionalizzazione delle PMI italiane.

Quanto valgono le partecipazioni del Fondo Euromed oggi

Il problema è che gli affari in Nordafrica non sono andati così bene. Euromed ha investito in tre società. In Tunisia il fondo ha investito in Almed S.A., una società attiva nella produzione di tappi di plastica nel quale secondo quanto riporta il Fatto ha investito complessivamente 6,2 milioni di euro. Nel luglio 2017 Euromed esce dalla società e la sua partecipazione vale 2 euro. Sempre In Tunisia Euromed ha investito nella società “Energie
del sole Sa” che si occupava di vendita e installazione di sistemi fotovoltaici. Il fondo qui investe 1 milione di euro e quando nel 2016 esce dall’affare il valore della partecipazione, ha detto ieri Buffagni in conferenza stampa era sceso ad appena 90 mila euro.

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Tratto da: Private equity e intervento pubblico. Esperienze rilevanti e modelli di intervento per una nuova politica economica di Stefano Caselli e Fabio Lorenzo Sattin Edizioni EGEA, pag. 229 Fonte

Ultimo “grande affare” del fondo d’investimento Euromed per lanciare gli investimenti delle PMI italiane all’estero è stata “Gastronomia Italiana Holding S.A.L.”, una holding di investimento fondata nel 2009 con la trategia di creare una catena di gelaterie artigianali in franchising in Nord Africa e Medio Oriente (ad esempio in Libano). Valore dell’investimento poco più di 3 milioni di euro e quando nell’agosto 2017 il fondo esce dalla società a bilancio viene iscritta una partecipazione del valore di 2 euro. È abbastanza chiaro che gli investimenti di Euromed non sono andati a buon fine, non è chiaro se per incapacità di gestione o per il sopraggiunto mutamento dello scenario politico locale che dal 2010 in poi è diventato altamente instabile. Di certo Euromed non si può considerare un investimento di successo. Anche Finlombarda Sgr viene messa successivamente in vendita per 1 milione di euro. Il M5S ha però spiegato che l’operazione è stata bloccata quando ci si è accorti che la società che la società ha ancora in pancia 3 milioni di euro che sarebbero stati “regalati” all’eventuale acquirente.

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