Il fratello del poliziotto ucciso a Trieste risponde a Chef Rubio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-10-05

Chef Rubio sono il fratello del poliziotto impreparato! Beh, tieni sempre la guardia alta quando giri perché se colgo impreparato pure te fai la fine di mio fratello!”, ha scritto su facebook Gianluca Demenego

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Chef Rubio sono il fratello del poliziotto impreparato! Beh, tieni sempre la guardia alta quando giri perché se colgo impreparato pure te fai la fine di mio fratello! Uomo di merda! Ti auguro di perdere un tuo caro! A presto!”. Sta facendo il giro dei social il post su Facebook e riportato dall’AdnKronos di Gianluca Demenego, fratello di Matteo, l’agente scelto di 31 anni ucciso ieri insieme al collega Pierluigi Rotta nella sparatoria in Questura a Trieste.

Il fratello del poliziotto ucciso a Trieste risponde a Chef Rubio

Tanti i messaggi di cordoglio sul profilo di Demenego, istruttore di bartender, trainer di PartyinBottle e gestore di un locale a Garbatella. “Esistono dei colpevoli ben più gravi di chi ha premuto il grilletto – si legge nel messaggio lasciato dalla ‘famiglia’ di PartyinBottle – Ma questo è solo il momento del cordoglio, il dolore non deve trasformarsi in rabbia o desiderio di vendetta”. Tredici ore fa sul suo stesso profilo l’addio di Gianluca a Matteo su una foto di famiglia: “Proteggici da lassù, fratello mio! Sei il mio eroe! Onore a te!”.

chef rubio gianluca domenego

Stamattina a Chef Rubio hanno risposto Matteo Salvini e Giorgia Meloni.  Intanto il Comune di Velletri dichiarerà il lutto cittadino il giorno dei funerali di Matteo Demenego. A riferirlo Giorgio Zaccagnini, consigliere comunale di Velletri e amico d’infanzia dell’agente. Si sta anche pensando di organizzare una fiaccolata nei prossimi giorni. “Ho conosciuto Matteo quando avevo 7-8 anni, quando insieme ad altri mi ha accolto nella Virtus Velletri. Abbiamo condiviso insieme l’adolescenza. Amava il suo lavoro”, ha raccontato il consigliere. “Dopo le superiori decise di arruolarsi, prendendoci di sorpresa – ha aggiunto -. Ricordo il mio stupore e quello di un altro amico, ma soprattutto ricordo gli occhi di Matteo che brillavano nell’inseguire il suo sogno di entrare in polizia. Da quando era a Trieste ci incontravamo durante le feste quando veniva a Velletri a trovare la famiglia. Capitava di incontrarci in centro e finivamo per tornare indietro tra quei ricordi che faranno sempre parte di me”. “Ieri sera ho incontrato la famiglia per qualche istante perché ho accompagnato il vicesindaco a casa loro per portare le condoglianze della città -ha detto Zaccagnini che è consigliere comunale a Velletri -. Ci siamo abbracciati. Poi sono partiti in serata con un volo per Trieste. Siamo tutti riconoscenti a Metteo per il servizio che ha reso all’Italia. Siamo molto scossi”.

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