Il focolaio dopo la festa Erasmus: 10 studenti positivi a Bologna

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-09-28

Tutto è iniziato quando a metà settimana una ragazza è risultata positiva al test del tampone. La studentessa aveva partecipato a una festa Erasmus nella zona universitaria di Bologna organizzata lunedì sera in piazza Scaravilli. E l’indagine epidemiologica finora ha rintracciato 10 studenti positivi. Ma il focolaio potrebbe allargarsi

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Tutto è iniziato quando a metà settimana una ragazza è risultata positiva al test del tampone. La studentessa aveva partecipato a una festa Erasmus nella zona universitaria di Bologna organizzata lunedì sera in piazza Scaravilli. E l’indagine epidemiologica finora ha rintracciato 10 studenti positivi. Ma il focolaio di Coronavirus potrebbe allargarsi.

Il focolaio dopo la festa Erasmus: 10 studenti positivi a Bologna

I contagiati sono in gran parte studenti spagnoli tra i 20 e i 24 anni. Per questo motivo è stato necessario anche l’utilizzo di mediatori per individuare i contatti stretti dei partecipanti al party Erasmus. Nonostante siano molti i ragazzi che si sono presentati in maniera spontanea in ospedale per sottoporsi al test del tampone la preoccupazione che il focolaio possa sfuggire al controllo è parecchia. Il direttore del Dipartimento di sanità pubblica Paolo Pandolfi spiega a Repubblica Bologna: «Secondo noi i ragazzi coinvolti non hanno portato il virus dalla Spagna ma l’hanno preso qui. Io voglio lanciare un appello: bisogna fare attenzione. Non è il periodo delle feste. Se si organizzano, è bene che siano fatte all’aperto, con poche persone e in condizioni di massima sicurezza».

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La notizia del focolaio in piazza Scaravilli arriva al termine di un weekend molto difficile in zona universitaria. Di fatto è stato il primo banco di prova dopo la riapertura dell’università, avvenuta lunedì scorso, che ha visto il ritorno in città del 30-35% degli studenti: migliaia di persone. Comitati e residenti raccontano di assembramenti, caos e poche mascherine in tutti i ritrovi tipici degli studenti: da piazza Verdi a via Petroni fino a piazza Aldrovandi. Dopo che venerdì il sindaco Virginio Merola ha imposto la chiusura per sei mesi dalle 21 alle 6 al Kaffeina Kaffè di via dei Bibiena, ieri sera la Polizia locale ha multato altri cinque bar della zona: ai gestori le sanzioni verranno notificate oggi. I motivi sono spesso simili: troppo affollamento davanti all’ingresso e nessun rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid. Residenti preoccupati I comitati dei residenti sono preoccupati. A partire da Otello Ciavatti, di Piazza Verdi: «Per gli affollamenti che ci sono, sembra di essere tornati al periodo prima del virus. Con una differenza: allora il problema era principalmente il rumore, adesso c’è anche il rischio del contagio legato alla mancanza di sensibilità e intelligenza sociale. È grave, perché parliamo di giovani universitari che dovrebbero essere consapevoli dei rischi».

Ieri in Emilia Romagna sono stati registrati 96 casi. Reggio, Piacenza e Bologna le province più colpite. E c’è stato un altro decesso: un uomo di 93 anni di Parma.

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