Attualità
È sparito un positivo del focolaio di Ostia
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-07-19
Il caso indice è un altro coinquilino che nel frattempo è andato a Milano e che però risulta irreperibile. Nel frattempo la Regione Lazio ha fatto sapere che è stato chiuso un altro ristorante a Dragona: si tratta dell’Old Wild West
Sei coinquilini del cittadino del Bangladesh di 43 anni impiegato come lavapiatti nello stabilimento balneare “La Vela” di Ostia sono stati trovati positivi al Coronavirus, mentre tutti i dipendenti del ristorante sono negativi.
I sei cittadini del Bangladesh positivi e quello che non si trova
Il caso indice, secondo quanto scrive il Messaggero oggi, è un altro coinquilino che nel frattempo è andato a Milano e che però risulta irreperibile. Nel frattempo la Regione Lazio ha fatto sapere che è stato chiuso un altro ristorante a Dragona:
C’è poi il caso di un altro inquilino del lavapiatti bengalese – risultato anche lui positivo al Covid-19 – lavorava come aiuto nelle cucine di un ristorante di Dragona, quartiere a sud di Roma. Si tratta dell’Old Wild West, una catena importante di ristoranti frequentata soprattutto da famiglie e giovanissimi. E ora l’allarme è anche per i ragazzi. In decine sono soliti ritrovarsi in questo ristorante che serve panini e piatti messicani. Il contact tracing coinvolgerà un numero cospicuo di persone, considerata l’alta affluenza dei giorni scorsi. Ma si dovrà partire prima dai dipendenti.
Anche in questo caso, il bengalese lavorava come lavapiatti e non aveva contatti con la clientela. Per questo bisognerà attendere l’esito dei tamponi a camerieri, cuochi e agli altri dipendenti per capire se è il caso di coinvolgere l’intera clientela. A quel punto si potrebbe iniziare a parlare di cluster. Le autorità sanitarie però avvisano: «Chiunque dei clienti del ristorante avesse un sintomo riconducibile a febbre e tosse, si recasse alla Asl per sottoporsi al tampone».
Nella storia ci sono due versioni contrastanti. Secondo la Regione Lazio il bengalese che prestava servizio nello stabilimento di Ostia sarebbe andato al lavoro nell’impianto balneare, pur avendo la
febbre.
Qualche giorno dopo ha scoperto di essere positivo al coronavirus ed ora la struttura sul litorale romano è stata chiusa, per permettere tutti i controlli del caso. «Prendiamo la temperatura tutti i giorni e la annotiamo su un registro – puntualizzano i titolari dell’impianto – abbiamo due dipendenti cardiopatici e non avremmo mai messo a repentaglio la vita di nessun nostro lavoratore». Una versione dei fatti che però non ritorna con quella fornita dall’uomo ai sanitari che lo hanno preso in carica. I dipendenti e i gestori dello stabilimento balneare “La Vela” di Ostia sono fortunatamente risultati negativi, ma devono fare quarantena e si procederà alla sanificazione dei locali. I sei coinquilini dell’operatore del Bangladesh, invece, sono stati posti in isolamento.