Attualità
Il focolaio Covid a Scampia
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-07-15
All’Asl Napoli 1 ieri sono stati sottoposti a tampone 11 persone del nucleo familiare della 17enne che abitano tutti nella stessa una casa. Due sono risultati positivi. L’Asl ha, quindi, acquisito informazioni dai due contagiati e ricostruito così la catena delle relazioni
Ci sono altri due positivi nel nucleo familiare della ragazza di 17 anni incinta e trovata affetta dal Coronavirus SARS-COV-2 anche se asintomatica che abita nel campo rom di Scampia. L’agenzia di stampa ANSA scrive che all’Asl Napoli 1 ieri sono stati sottoposti a tampone 11 persone del nucleo familiare della 17enne che abitano tutti nella stessa una casa. Due sono risultati positivi. L’Asl ha, quindi, acquisito informazioni dai due contagiati e ricostruito così la catena delle relazioni.
Il focolaio Covid a Scampia
Stamattina ha sottoposto a tampone altre 9 persone non imparentate con la ragazza, sposata con un coetaneo, che vivono nello stesso campo rom. I risultati sono attesi per oggi: al momento la situazione è sotto controllo. Il campo rom è sotto sorveglianza da parte dell’Asl: agli abitanti è stato chiesto di non uscire. I servizi sociali sono stati incaricati di rifornire generi alimentari e medicinali agli abitanti. Dall’Asl Napoli 1 si apprende che al momento l’uscita dal campo rom è stata vietata solo ai due familiari positivi della 17enne incinta trovata positiva due giorni fa e che è attualmente ricoverata al II Policlinico di Napoli, nel reparto per le donne gravide positive a Covid-19. Gli altri residenti del campo rom non sono sottoposti a restrizioni. Gli altri due rom, positivi sono intanto sottoposti in queste ore a una valutazione medica per decidere il loro eventuale ricovero in una struttura della rete covid della Regione Campania. L’area dove si rischia la diffusione del contagio è il villaggio nomadi gestito dal Comune di Napoli, a ridosso della Circumvallazione esterna della periferia nord che – tra quelli in città – è il più stanziale con una forte componente di slavi e percentuali incoraggianti sull’inclusione scolastica dei bimbi.
Il Mattino ha raccontato stamattina che il primo accertamento in merito alla positività da Coronavirus della 17enne rumena, è stato eseguito all’ospedale Moscati di Aversa dove la ragazza si era sottoposta a un controllo per la gestazione portata avanti, fino a oggi, senza alcun tipo di criticità. In seguito all’esito del primo tampone naso faringeo, la ragazzina è stata trasferita al Secondo Policlinico che, dall’inizio della pandemia, è stato attrezzato con un percorso dedicato che il Dipartimento Materno-Infantile ha predisposto per permettere alle donne di partorire in assoluta sicurezza anche in caso di infezione da Coronavirus. Il secondo tampone naso faringeo, quindi, è stato eseguito dall’azienda ospedaliera federiciana il 13 luglio, confermando nuovamente la positività della ragazza ricoverata nella struttura che conserverà i reparti Covid dedicati alle donne e ai loro bimbi fino all’ufficializzazione della fine dello stato di pandemia, come ha assicurato il direttore generale, Anna Iervolino.