Flat tax: la sorpresa diesel del governo agli agricoltori e agli automobilisti

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-06-18

Per finanziare la Flat Tax il governo ha in mente di tagliare gli sgravi fiscali per i carburanti agricoli e di togliere il bonus diesel equiparando il prezzo del gasolio a quello della benzina. Consumatori e lavoratori ringraziano

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Come finanziare la flat tax? Questa è la domanda da 50 miliardi di euro – a tanto ammonterebbe il costo della tassa piatta a due aliquote del governo Lega-M5s – che in questi giorni agita i sonni del governo. Da qualche parte i soldi per mettere in campo una delle principali promesse del contratto di governo firmato da Salvini e Di Maio si devono trovare. L’ipotesi è quella di aumentare il prezzo del gasolio (facendolo arrivare in pari con quello della benzina) e di togliere gli sgravi fiscali per i carburanti agricoli.

Per la flat tax alle imprese via gli sgravi ai carburanti agricoli

Nel programma del governo gialloverde non si parla da nessuna parte di coperture, ed è assodato che l’unico taglio indicato nel contratto (quello relativo ai privilegi della casta) non può certo coprire tutte le voci di spesa (le più costose oltre alla flat tax sono il reddito di cittadinanza e il “superamento” della Fornero). Per rendere sostenibile il taglio delle tasse allora il governo – ha detto il viceministro dell’Economia Massimo Garavaglia – starebbe lavorando per farla partire già ad agosto. Nel mirino dell’esecutivo ci sono gli incentivi fiscali nocivi per l’ambiente, un pacchetto di sgravi che complessivamente vale 17,6 miliardi l’anno.

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Fonte: Blog delle Stelle

Stando a quanto riferisce il Corriere della Sera i tecnici del governo starebbero studiando il modo di tagliare oltre duecento SAD, i «Sussidi ambientalmente dannosi». Non è propriamente una novità visto che già a maggio sul Blog delle Stelle il MoVimento aveva annunciato di voler reperire 17 miliardi di euro di coperture proprio tagliando trasferimenti e agevolazioni per le fonti fossili o inquinanti. flat tax coperture sussidi diesel accise agricoltura - 2

Tra queste misure (qui l’elenco del 2016) ci sono gli sconti e i rimborsi sui carburanti riservati a determinate categorie, come l’agricoltura (valgono 840 milioni) e l’autotrasporto (1,2 miliardi), o attività, come la navigazione aerea (1,5 miliardi) e marittima (456 milioni). Non è chiaro però se il governo le taglierà tutte o solo alcune.

Il governo aumenta il costo dei carburanti per varare la flat tax?

Da un lato il taglio dei SAD avvicinerebbe l’Italia agli obiettivi dell’Accordo sul clima di Parigi. E non è un caso che il ministro delle Infrastrutture Toninelli si sia prodigato ad annunciare il passaggio del nostro Paese «verso una mobilità pulita e sostenibile». Dall’altro però c’è da notare che un taglio lineare di tutti i SAD (come previsto dal M5S) comporterebbe ulteriori costi per aziende agricole (tra i SAD ci sono gli sconti per il diesel agricolo) e imprese.

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E proprio il gasolio potrebbe essere un’altra vittima della flat tax per le imprese che il governo vorrebbe varare in tempi brevi. Lega e M5S vorrebbero abolire il cosiddetto “bonus diesel” ovvero lo sconto fiscale per il gasolio che lo rende meno caro rispetto alla benzina. Il governo che si è insediato promettendo di abolire gran parte delle accise sulla benzina (costo 6 miliardi) ha intenzione di riallineare le accise del gasolio con la benzina. In pratica il diesel verrebbe a costare quanto la verde. Una manovra che porterebbe in cassa 5 miliardi di euro l’anno.

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E non sfugge il gioco delle tre carte, con una mano il governo dà, con l’altra toglie. Ma c’è di più perché il piano del governo prevede anche agevolazioni (quindi sconti fiscali) sull’acquisto di auto ibride ed elettriche con la rottamazione delle vetture diesel. Di nuovo: ulteriori spese per lo Stato che però sarebbero finanziate – al momento – unicamente con gli introiti derivanti da bonus diesel e taglio dei SAD. In pratica il governo che a parole sta difendendo gli agricoltori italiani vuole togliere gli sgravi fiscali per i carburanti ad uso agricolo e allo stesso tempo aumentare il costo del gasolio per gli automobilisti (e non dimentichiamo che la maggior parte dei mezzi commerciali, camion e furgoni, va a gasolio)  in modo da finanziare il taglio delle tasse alle imprese. Al tempo stesso però prevede ulteriori sgravi fiscali per chi passerà ad auto ibride o elettriche. In questo vortice di tagli, accise e nuovi sgravi non si capisce quante volte l’esecutivo abbia intenzione di calcolare alla voce “entrate” il taglio dei Sad.

Foto copertina via Pixabay

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