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Fabrizio Ventre e Mirko Scarozza: il duplice omicidio a Ponte di Nona

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-10-27

I due avevano precedenti per droga, uno si trovava ai domiciliari. Come spesso càpita a Roma, nessuno ha visto nulla

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Due giovani sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco ieri sera poco prima di mezzanotte nella zona di Ponte di Nona, a Roma. Le vittime sono due giovani: un 26enne e un 35enne che si chiamavano Fabrizio Ventre e Mirko Scarozza. Sul duplice omicidio indagano i carabinieri del Nucleo investigativo del gruppo di Frascati e della Compagnia di Tivoli. I due sono stati trovati gravemente feriti all’incrocio tra via Raoul Follereau e via Berta Von Suttner. La segnalazione è arrivata alla centrale operativa dei carabinieri dal 118. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione Settecamini. Il 35enne è stato ferito a un fianco ed è morto durante il trasporto in ospedale mentre il 26enne, ferito alla testa, è morto durante l’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto all’ospedale di Tor Vergata.

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Il luogo del duplice omicidio di Fabrizio Ventre e Mirko Scarozza a Ponte di Nona

Fabrizio Ventre e Mirko Scarozza: il duplice omicidio a Ponte di Nona

La dinamica dell’accaduto è ancora da chiarire. L’autopsia, già disposta, farà maggiore chiarezza su quanto avvenuto. I Carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Frascati danno poco credito alla tesi di una sparatoria avvenuta tra le due vittime anche perché non sono state rinvenute armi e tutto lascia supporre a un regolamento di conti avvenuto con qualcuno che è poi fuggito (anche se in effetti le pistole avrebbero potuto essere state rubate nel lasso di tempo tra la sparatoria e l’intervento dei carabinieri). Probabilmente i due uomini si sono presentati ad un appuntamento per chiarire dei conti in sospeso scegliendo un luogo isolato e rimanendo vittime di un agguato. Entrambe le vittime, Fabrizio Ventre di 35, e Mirko Scorazza, di 26, erano conosciute dagli investigatori per vicende legate agli stupefacenti. Il 35enne, inoltre, non doveva neanche trovarsi in giro visto che era agli arresti domiciliari. A dare l’allarme è stato un passante che dopo aver sentito gli spari ha chiamato il centralino del 118 ma, come spesso capita a Roma anche se è una città con milioni di abitanti, non ci sono testimoni che hanno visto quanto avvenuto.

Il luogo dell’agguato a Ponte di Nona (video di La Stampa)

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