Attualità
L’elemosiniere indagato per la corrente riattaccata al palazzo occupato
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-05-22
Konrad Krajewski e via Santa Croce in Gerusalemme 55: il sospetto è che l’elemosiniere sia stato aiutato da un tecnico
Konrad Krajewsky, l’Elemosiniere di papa Francesco, potrebbe essere già indagato per aver riattaccato la corrente elettrica al palazzo occupato di via Santa Croce in Gerusalemme 55. A scriverlo è oggi Il Messaggero, che racconta che l’esposto di ACEA contro ignoti, nonostante il cardinale abbia rivendicato la paternità dell’intervento, in nome del Vaticano, è arrivato in procura:
Nel documento viene ipotizzato il reato di furto aggravato di energia elettrica, lo stesso per il quale procedono gli inquirenti, che potrebbero anche contestare il danneggiamento. Ora, il prossimo passo, con ogni probabilità,sarà l’iscrizione sul registro degli indagati del cardinale Krajewski. La denuncia di Acea è stata depositata ai carabinieri della stazione di Settecamini che, due giorni fa, l’hanno portata in Procura. L’azienda ha anche sottolineato il pericolo per la sicurezza, visto che le procedure di riallaccio della luce potrebbero sarebbero state effettuate intervenendo con manovre anomale e azzardate sui quadri elettrici.
Il palazzo, ex sede dell’Inpdap, è di proprietà del Fondo immobili pubblici gestito da Investire Sgr ed è stato occupato dai movimenti per la casa nel 2013. All’interno, ora, c’è il collettivo SpinTime. Nell’immobile di via Santa Croce in Gerusalemme abitano attualmente 450 persone. La fornitura elettrica era stata staccata cinque giorni prima dell’intervento dell’Elemosiniere, a causa dei mancati pagamenti.
Gli inquilini abusivi, infatti, sono risultati morosi per 319mila euro. «Sono intervenuto personalmente, è stato un gesto disperato. La colpa è solo mia e sono pronto a pagarne le conseguenze», ha dichiarato nei giorni scorsi il cardinale. Il sospetto, però, è che sia stato aiutato da un tecnico. E ora saranno proprio gli inquirenti a ricostruire la dinamica dei fatti e accertare eventuali responsabilità.
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