Economia
È la disoccupazione a far vincere Marine Le Pen
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2015-12-09
A Parigi il Front National non sfonda. Ma prende più voti nelle regioni con più disoccupati. Un segnale forte per la Francia e per l’Europa
Non è il terrorismo ad aiutare il Front National. Nonostante gli attentati di Parigi abbiano garantito un cospicuo serbatoio di voti a Marine Le Pen, il suo partito non ha sfondato proprio a Parigi, dove i voti al Front National sono stati infatti espressi con parsimonia nei venti arrondissements (distretti municipali) della metropoli, la quale conta due milioni e mezzo di abitanti. Nell’insieme della Francia il partito di Marine Le Pen ha ottenuto il 28% al primo turno delle regionali di domenica scorsa. Sulle rive della Senna si è dovuto accontentare di un terzo: 9,65%. Un quoziente modesto che figura al quarto posto, dopo quello del centro destra, dei socialisti e dei Verdi. Parigi ha deluso la famiglia Le Pen. E ha rassicurato molti francesi. Perfino l’11° arrondissement, dove sono avvenuti i massacri di gennaio a Charlie Hebdo e di novembre al Bataclan, ha lesinato i voti al Front National. Non gli ha dato più del 7,49%. Neppure un terzo del risultato nazionale. Ma allora qual è il segreto di Marine? Per scoprirlo basta dare un’occhiata a questa infografica pubblicata dalla Stampa che si basa su un calcolo di Bloomberg:
Bloomberg ha confrontato il risultato di domenica del Front National con il tasso di disoccupazione regione per regione: quanto più è alta la percentuale dei senza lavoro, tanto più forte è il successo dell’estrema destra. Vero è che le dodici grandi aree nate dalla nuova divisione amministrativa sono grandi e complesse, eppure il risultato migliore la Le Pen lo incassa nel Nord-Pas-de-Calais, poi in Provenza, in Alsazia e Lorena, nel Languedoc, zone in gran parte rurali, dove la disoccupazione supera il dieci per cento e non sempre note per le tensioni etniche. Insomma, nella vittoria della Le Pen c’è anzitutto la sofferenza di una nazione che punisce i due grandi partiti che in questi anni l’hanno governata con scarsi risultati: i socialisti e l’ex Ump di Nicolas Sarkozy.
Insomma, è la disoccupazione a far vincere Marine Le Pen, non il terrorismo. La disoccupazione è di sette decimali sotto a quella italiana (10,8 contro l’11,5 per cento) e però calmierata da un esercito di dipendenti pubblici nell’amministrazione centrale e locale. L’Europa è avvertita.