Europa, atlantismo e ambiente: di cosa parlerà Draghi nel discorso per la fiducia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-02-16

E sulle riforme le priorità sono fisco, giustizia civile e pubblica amministrazione, con interventi strutturali legati al Recovery plan

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Il nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi sabato ha giurato al Quirinale, e ora è pronto a chiedere la fiducia alle Camere. Il presidente del Consiglio sta infatti preparando il discorso programmatico che leggera mercoledì a Montecitorio, prima di presentarsi al Senato per la votazione.

Europa, atlantismo e ambiente: di cosa parlerà Draghi nel discorso per la fiducia

Secondo alcune indiscrezioni non durerà molto: 20 o 30 minuti al massimo durante i quali chiederà unità e tre riforme. Ma una cosa su tutte: coesione, così da far fronte alle emergenze del Paese senza litigi interni al governo tra partiti. Poi confermerà i tre cardini della sua impostazione: Europa, atlantismo e ambiente. E tre riforme: fisco, giustizia civile e Pubblica amministrazione, con interventi strutturali legati al Recovery plan.

Giovedì tornerà poi alla Camera a chiedere la fiducia. Ma si tratta di una pura formalità, perché la maggioranza da cui sarà sostenuto il governo dell’ex presidente della Banca centrale europea è una maggioranza larghissima. Appoggiato da Movimento 5 Stelle, Partito democratico, Leu, Lega, Forza Italia, Azione, Cambiamo, +Europa e misti vari, avrà come unica opposizione Fratelli d’Italia e qualcuno qui e là che volterà le spalle al partito. Si contano al massimo una cinquantina di “no” alla Camera, e una trentina al Senato. Confermandosi dunque come una delle maggioranze più larghe della Repubblica.

Da giovedì quindi il governo Draghi sarà pienamente operativo, e potrà iniziare a mettere mano sulle priorità. Che portano dei nomi. E sono: Recovery e ristori. Con un occhio anche al blocco dei licenziamenti, che scadrà il 31 marzo prossimo. Che fare con questa misura? Ancora non si sa, ma è certo che dal discorso che leggerà al Parlamento sarà tutto più chiaro: prime mosse e volontà dovranno venir fuori. Come anche novità sul piano vaccinale e sulle scuole, su cui anche ci sono grandi aspettative. Per quanto riguarda il primo uno studio è già al vaglio degli esperti, mentre per l’istruzione tutto è riposto nelle mani del nuovo ministro Patrizio Bianchi, che ha già detto: “Decido subito sulla maturità e poi riporto tutti a scuola”.

Per i prossimi giorni sono attese anche le nomine dei viceministri e dei sottosegretari del governo Draghi. E il totonomi è già partito, con qualcuno in pole per ogni fazione. Le polemiche e le richieste più forti su queste scelte arrivano dalle fila del Partito democratico, con l’ex ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli che chiede che venga dato spazio alle donne, quello spazio che -lamenta- ora non c’è all’interno del governo. E che il suo partito non ha spinto affinché ci fosse.

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