Davide Serra, Intesa e la presuntissima corsa a salvare il Montepaschi

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2014-10-31

L’operazione di sistema non s’ha da fare: per ora questa è l’opinione di Messina e Bazoli.

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Banca Intesa ha detto no. L’istituto di credito guidato da Giovanni Bazoli non ha intenzione di salvare il Monte dei Paschi di Siena con un’operazione di aggregazione. Scrive infatti Federico Fubini su Repubblica che Carlo Messina, amministratore delegato di Ca’ de Sass, ha risposto «no grazie», per ora, all’offerta di acquisire MPS.

I vertici operativi del gruppo Intesa,la più grande rete di sportelli bancari del Paese, non intendono accollarsi i problemi di Mps. A loro modo di vedere sono finiti i tempi delle operazioni di«sistema», quelle incoraggiate dalla politica e dalle istituzioni che vedevano le grandi banche impegnate in investimenti estranei alle normali logiche commerciali: dalla fusione Unicredit-Capitalia, alle avventure della stessa Intesa in Alitalia o in Telecom, l’ultimo decennio lascia in eredità una scia di operazioni di «sistema» costate ai risparmiatori decine di miliardi. Messina vuole che questa volta il suo gruppo resti fuori.

IL RISIKO BANCARIO SU MONTEPASCHI
Il risiko bancario su Montepaschi sembra così chiudersi ben prima di iniziare. Se Alessandro Profumo dice che Siena deve rivedere la sua idea di indipendenza dopo gli stress test della BCE, la risposta del sistema è abbastanza chiara: se MPS è un problema del paese non può risolverlo una banca privata, che, come fa notare ancora Fubini, con un’eventuale acquisizione porterebbe raccolta e offerta di credito a sbilanciarsi geograficamente sul Sud Italia, mentre i vertici da tempo ormai spingono per una crescita fuori dal paese in recessione perenne verso più remunerativi e stranieri lidi. Business is business, everywhere. Persino dalle Cayman a Singapore, dove Vittorio Malagutti oggi su L’Espresso localizza Davide Serra, il quale nel frattempo ha invece lanciato una filiale a Milano del suo fondo Algebris per occuparsi di non performing loans (NPL), ovvero crediti deteriorati perché inesigibili delle banche italiane. Come il Monte dei Paschi di Siena, che di NPL ne ha per 1,2 miliardi di euro, come ha certificato il Comprehensive Assessment della BCE (contestato nel frattempo dalle banche italiane, ma anche da chi faceva notare che nei test non fosse incluso uno scenario di deflazione). Malagutti fa invece sapere altro nell’articolo Serra dalle Cayman a Singapore:

davide serra malagutti espresso
L’articolo di Vittorio Malagutti su L’Espresso del 31 ottobre 2014

Sulla storia ieri Serra ha risposto su Twitter:


Inutile dire che Malagutti ha voluto replicare:


QUEI CATTIVONI DEL FATTO
Ma non c’è soltanto questo. Quei cattivoni del Fatto Quotidiano hanno infatti notato che Davide Serra, in procinto di entrare nell’affare dei Non Performing Loans e puntando l’Italia, dove problemi di NPL li ha soprattutto il Monte dei Paschi di Siena, alla Leopolda ha approfittato della platea per segnalare che servirebbe una legge per rendere più facile alle banche pignorare le case. Roba che al confronto la modesta proposta di mangiare i bambini poveri per ovviare al problema della carenza di carne per tutti è roba da dilettanti.

Sostiene Serra che sia necessaria una “norma a costo zero” che permetta di ridurre i tempi di recupero dai sette attuali ai tre. “La banca che ti ha finanziato perde automaticamente ogni anno il 10% perché questo è quanto le costa in termini di liquidità e sofferenza, in dieci anni una banca ci rimette tutto”. Quindi “nel momento in cui uno non paga più, la banca è morta, dato che può sbagliare un prestito su 100. Una casa che magari valeva 100, le banche aspettano 8 anni, la vendono magari a 30. Poi arriva la Bce, tifa l’esame della prostata e ti dice di chiudere”, chiaro riferimento a Mps, bocciata domenica dagli stress test.

In effetti, se ci pensate, c’è davvero bisogno di una legge che permetta a uno che non riesce a pagare un mutuo di farsi sbattere fuori casa più velocemente, nell’Italia in cui crisi e recessione mordono da sei anni.
…E QUEL CATTIVONE DI SERRA
Ma oltre a questo c’è da ricordare che Serra aveva usato proprio il Montepaschi durante la Leopolda per polemizzare con gli ex vertici PD.
davide serra mps
Si vede che dei nuovi vertici MPS deve avere un’opinione migliore.

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