Davide Bifolco, l'autopsia e il proiettile uscito dalla schiena

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-09-10

Arrivano i risultati dell’esame sul cadavere del 17enne napoletano ucciso da un proiettile sparato da un carabiniere

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Il proiettile è entrato dal petto ed è uscito dalla schiena. Questo è quanto evidenziato dall’autopsia sul cadavere di Davide Bifolco, il 17enne ucciso da un colpo di pistola esploso da un carabiniere nella notte tra 4 e 5 settembre in viale Traiano a Napoli.
L’avvocato Fabio Anselmo, che ha preso parte alla prima parte dell’autopsia ancora in corso presso l’Istituto di medicina legale del Secondo Policlinico di Napoli, fa sapere che c’è «un foro di entrata anteriore e un foro di uscita posteriore» sul cadavere del giovane. E che la direzione «dovrebbe essere trasversale». «La linea è – ha proseguito Anselmo parlando con i giornalisti – quasi orizzontale e compatibile con quanto abbiamo appreso dai testimoni». Il legale ha poi aggiunto che la posizione anche dei periti è concorde. Il Corriere della Sera pubblicò un’infografica sui fatti di quella notte; il momento dello sparo, secondo la ricostruzione dei carabinieri, era presentato così:

davide bifolco carabinieri
Uno dei disegni della ricostruzione del Corriere (autore: Franco Portinari)

Il militare in un’intervista a Repubblica ha raccontato: «Avevo il colpo in canna perché inseguivamo un latitante (sul motorino con i due giovani c’era anche un terzo ragazzo, ndr). Non ho mirato contro Davide, ma sono inciampato». «Sono addolorato. Voglio dire alla famiglia di Davide che chiedo perdono per questa perdita, consapevole che niente potrà attutire il dolore, che segnerà per sempre anche la mia vita». Il carabiniere che ha ucciso il diciassettenne Davide Bifolco aveva affidato la sua riflessione a Repubblica attraverso il suo avvocato, Salvatore Pane. «Io so – continua il militare, 32 anni, cresciuto in un paese contadino della provincia campana – che però questa tragedia è stata la conseguenza impensabile, umanamente inaccettabile, di un incidente. Solo un terribile incidente. Non ho mai puntato la pistola, ho alle spalle oltre dieci anni di lavoro, anche a Verona».
L'articolo di Repubblica in cui parla il carabiniere che ha sparato a Davide Bifolco
L’articolo di Repubblica in cui parla il carabiniere che ha sparato a Davide Bifolco

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