Attualità
Mascherine e protezioni: cosa è obbligatorio a scuola a settembre
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-06-09
La mascherina sarà obbligatoria alle scuole elementari, medie e superiori ma non al nido o alla materna, mentre durante le interrogazioni si dovrà mantenere la distanza di 2 metri dal professore
Quali saranno i dispositivi di protezione obbligatori a scuola da settembre? Mentre sfuma l’ipotesi del plexiglass e la ministra Azzolina fa sapere di non averci mai pensato, la mascherina sarà obbligatoria alle scuole elementari, medie e superiori ma non al nido o alla materna, mentre durante le interrogazioni si dovrà mantenere la distanza di 2 metri dal professore. Non saranno obbligatori i guanti, mentre l’entrata sarà ad ingressi scaglionati e le lezioni dureranno 40 minuti. La didattica a distanza si dovrà utilizzare alle scuole superiori mentre il sabato mattina, per recuperare le ore di studio, si dovrà andare a scuola.
Il Messaggero scrive oggi che gli istituti dovrebbero avere almeno due uscite diverse per far defluire le classi senza creare assembramenti. Per questo la circolazione all’interno dei corridoi sarà regolata da una sorta di codice interno con corridoi a doppio senso di marcia e frecce ad indicare il percorso da seguire.
Una sorta di segnaletica aiuterà i ragazzi a muoversi in sicurezza. Gli edifici con un solo ingresso avranno maggiori difficoltà ad organizzare i turni. Per lo stesso motivo gli studenti verranno scaglionati in orari diversi: su questo i presidi saranno aiutati dall’autonomia scolastica, con cui potranno decidere orari differenti per entrare e per uscire, anche per aiutare il traffico cittadino e il trasporto pubblico. Alle scuole spetta anche la scelta se abbreviare a 40-45 minuti la durata delle lezioni.
Le pareti in plexiglass potrebbero invece essere usate per dividere gli spazi in ambienti più ampi, creando così aule o spazi studio. Le nuove aule potrebbero essere trovate anche nei musei vicini alle scuole, che da sempre ospitano lezioni una tantum per gli studenti e che ora potrebbero andare a regime, nei parchi e nelle ville finché la bella stagione ne offre la possibilità oppure in cinema e teatri comunali. Ma non sarà sufficiente, visto che in una sala di un cinema, ad esempio, possono essere ospitate al massimo 3 o 4 classi anche per non disturbarsi l’una con l’altra.