Economia
Comuni, 50 centesimi al giorno per ogni migrante ospitato
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2016-07-18
La rivoluzione dello SPRAR: ogni comune ospiterà due o tre rifugiati ogni mille abitanti. I Comuni che aderiranno allo Sprar avranno 50 centesimi per ogni migrante ospitato
Dopo le proteste degli enti locali per la gestione dei migranti, il governo pensa di cambiare il sistema dell’accoglienza attuando una ridistribuzione che porti ogni comune ad ospitarne due o tre per mille abitanti. I Comuni che aderiranno allo Sprar avranno 50 centesimi per ogni migrante ospitato. I 50 centesimi verranno presi dai 2,50 euro oggi dati ai migranti. Per incentivare ulteriormente i Comuni, il governo pensa di sbloccare il turn over per quei Comuni che aderiranno: potranno assumere personale. Grazia Longo sulla Stampa di oggi racconta un progetto ancora in via di definizione per quanto riguarda i dettagli, ma già strutturato per risolvere questioni importanti che hanno finora scatenato malumori e polemiche tra sindaci e governatori di qualsiasi colore politico. Nonostante la percentuale di stranieri in Italia sia inferiore a quella nel resto d’Europa: 8,3% contro il 9,3% della Germania o il 9,6% della Spagna.
I Comuni che aderiranno allo Sprar (attualmente sono 800) saranno premiati con la deroga al divieto di assunzioni. Potranno cioè procedere a reclutare nuovo personale (cittadini italiani) da impiegare nei progetti di assistenza e integrazione dei migranti e richiedenti asilo. In questo modo si potrà attribuire maggiore consistenza al sistema pubblico. L’incentivo prevede una revisione della Legge di Stabilità e costituisce uno degli aspetti più determinanti, seppur spinosi, del prospetto al vaglio del ministro Alfano e dell’Anci.
Tra gli altri incentivi di carattere economico per le casse comunali c’è la possibilità di foraggiare con 50 centesimi a migrante a titolo di spese generali. La quota verrà detratta dai 2,50 euro attualmente previsti quotidianamente per le spese spicciole – il cosiddetto pocket money o argent de poche – dei profughi. Finora ai Comuni che partecipano allo Sprar non vengono elargite somme per spese generali a fondo perduto, ma solo quelle relative alle spese sostenute per il progetto di accoglienza di strutture ad hoc o appartamenti. E che devono essere rendicontate e documentate minuziosamente proprio a garanzia del rispetto della legge (giusto per evitare casi di malaffare come Mafia Capitale).
Attualmente solo il 15% dei migranti è gestito dallo SPRAR.