Economia
I cinquemila euro a fondo perduto alle microimprese
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-04-25
Il governo stanzierà 8 miliardi di euro. Alle piccole imprese, quelle con meno di 10 dipendenti, verrà dato un contributo una tantum di 5mila euro. A beneficiarne saranno circa 1,4 milioni di imprese
I 55 miliardi di extra-deficit chiesti dal governo al Parlamento sono la base del nuovo decreto anti-crisi che sarà approvato tra il 30 aprile e i primi giorni di maggio. Non si sa se si chiamerà ancora decreto Aprile, visto che aprile è quasi passato, ma il Messaggero spiega che tra gli stanziamenti in programma ci sono anche 5000 euro a fondo perduto per le microimprese:
Si inizia ad alzare il velo anche sugli indennizzi a fondo perduto per le imprese. Il governo stanzierà 8 miliardi di euro. Alle piccole imprese, quelle con meno di 10 dipendenti, verrà dato un contributo una tantum di 5mila euro. A beneficiarne saranno circa 1,4 milioni di imprese. Sempre le piccole e medie imprese che hanno subito cali di fatturato per la chiusura delle loro attività dovuta alle ordinanze del governo, riceveranno uno sconto sulle bollette elettriche che, complessivamente, vale 600 milioni di euro. Lo sconto avverrà attraverso la riduzione della voce in bolletta degli oneri di sistema. Ci saranno poi 1,7 miliardi per gli aiuti al pagamento degli affitti, con un meccanismo ancora allo studio.
Il Messaggero annuncia anche l’addio alle clausole IVA, ovvero agli aumenti automatici dell’imposta sul valore aggiunto che da ormai quasi un decennio costituivano un fardello nei conti pubblici italiani.
Nel decreto anticrisi che sarà approvato tra la fine di aprile e i primi giorni di maggio ci sarà la cancellazione totale degli aumenti sia per il prossimo anno che per quelli a seguire. Senza questa sterilizzazione, il prossimo anno l’aliquota ridotta dell’Iva sarebbe salita dal 10 al 12% e quella ordinaria dal 22 al 25%. Nel decreto dovrebbe trovare spazio anche l’azzeramento dell’Iva sulle mascherine e sugli altri dispositivi di protezione individuale che saranno indispensabili nella fase due di ripresa delle attività.
La cura anti-virus che il ministro dell’Economia Gualtieri annuncia nella “Premessa” al Documento di economia e finanza varato ieri dal Consiglio dei ministri si compone per ora di un intervento pari a 155 miliardi nel 2020 e a 25 miliardi per il 2021. Questa somma include oltre alle misure per il lavoro e i sussidi, le garanzie per i prestiti alle imprese e 50 miliardi di interventi assegnati alla Cassa depositi per le aziende fino a 250 dipendenti. Lavoro e sussidi sono i due pilastri della manovra, che lo stesso ministro definisce su Facebook « un intervento poderoso, senza precedenti, necessario per sostenere e aiutare il Paese in questo momento così difficile e provare a ripartire tutti insieme». I due decreti cardine sono il Cura Italia (25 miliardi) e il prossimo decreto Aprile (55 miliardi), in tutto 80 miliardi pari al 4,5% del Pil.