Economia
Chi ci guadagna e chi ci perde con la Legge di Stabilità
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2015-10-18
Per le famiglie tra i duecento e i trecento euro in più annui in tasca. Proprietari di case di lusso avvantaggiati. Le misure per l’agricoltura e le partite IVA. I casi dei pensionati e dei dipendenti pubblici
Con numeri ancora in discussione si può cominciare a fare un primo bilancio su chi vince e chi perde con la legge di stabilità 2016. I conti della CGIA di Mestre spiegano che sulle tasche degli italiani gli effetti sono molto variegati: si va dai 200-300 euro di risparmi annui per la maggior parte delle famiglie, con invece maggiori vantaggi per le partite IVA in regime dei minimi (ma la norma sui contributi previdenziali deve ancora ricevere l’ok sui contributi previdenziali) e le famiglie con villa riceveranno invece un bello sconto dalla cancellazione di IMU e TASI sulla prima casa.
Chi ci guadagna e chi ci perde con la Legge di Stabilità 2016?
Quindi sicuramente i proprietari di case saranno tra le categorie avvantaggiate dalla manovra. L’aumento della soglia per l’uso del contante favorirà turismo e commercio, mentre Paolo Baroni sulla Stampa segnala le misure a favore degli agricoltori:
In tutto il comparto agricolo riceve 800 milioni di euro. Si tratta, come ha spiegato il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, dell’intervento più importante da molti anni a favore del settore primario. Oltre alla cancellazione dell’Imu agricola (400 milioni) previsto un aumento della detrazione Iva, fondi a favore delle assicurazioni contro le calamità e incentivi all’acquisto di nuovi mezzi agricoli.
Per le partite IVA la soglia dei ricavi sale di 15mila euro (e arriva a 30mila) per i professionisti e di 10mila per altre categorie. Sotto ai 30mila euro di reddito pure pensionati e lavoratori dipendenti che svolgono attività autonoma possono accedere a questa agevolazione. Ci sono poi le assunzioni di giovani da avviare alla carriere diplomatica e prefettizia e le 1000 assunzioni di giovani ricercatori U(con fondi da 45 milioni nel 2016, 60 milioni nel 2017 e 80 milioni nel 2018) e uno stanziamento di 600 milioni di euro per le famiglie povere. Tra chi ci perde invece si possono annoverare gli impiegati pubblici (che riceveranno aumenti di appena 7 euro in busta paga), e pensionati e pensionandi:
Devono fare a meno della flessibilità in uscita rinviata (forse) al prossimo anno. E resta in forse l’aumento della no tax area. Ma i provvedimenti annunciati risolvono solo in parte i problemi: vengono salvaguardati 32-33 mila esodati (su un totale stimato in 50mila), viene prorogata l’Opzione donna (per lasciare in anticipo compiuti i 57 anni) ma dal 2016 per le lavoratrici c’è un maxiscalone che le obbliga a lavorare due anni in più.