Economia
Chi ci guadagna con il canone RAI in bolletta
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2015-10-19
Con il nuovo meccanismo la tassa poteva scendere a 80 euro. E invece costerà 100. Ecco perché
Il canone RAI in bolletta va bene, ma portarlo a 100 euro dai 113,50 di prima non sembra una mossa improntata all’equità sociale, anzi. Lo spiega oggi un articolo del Sole 24 Ore che cita una simulazione effettuata da Stefano da Empoli e Gloria Marcotullio per i-Com Energia:
La novità, però, garantisce ai contribuenti la riduzione del prelievo. E alla Rai? Un incasso più cospicuo, in virtù della minore evasione e del bacino di utenze molto elevato che caratterizzano il mercato elettrico. La Rai nel 2014 ha incassato 1,59 miliardi di euro con il canone fissato a 113 euro, un incasso dato solo dal 75% dei potenziali contribuenti, perché il tasso di evasione è attorno al 25 per cento. Ora, considerando che i morosi delle bollette elettriche sono invece il 5%, quale sarà l’impatto? A fare i calcoli è una simulazione effettuata da Stefano da Empoli e Gloria Marcotullio di I-Com Energia. Calcoli che nascondono una sorpresa.
Prendendo come parametro il numero di famiglie italiane al 2015, I-Com ha stimato che il governo avrebbe potuto abbassare il canone fino a 80 euro, anche tenendo conto, in via cautelativa, di una morosità più elevata sulle bollette elettriche (dal 5% al 10%, cioè almeno il doppio dei livelli attuali) e remunerando gli operatori elettrici con un aggio del 2 per cento:
Tradotto in cifre: con un canone a 80 euro, il gettito sarebbe pari a 2,03 miliardi in caso di morosità al 5% e a 1,83 miliardi con una quota di non paganti del 10%: in entrambi i casi un gettito ben superiore a quello Rai dell’anno scorso (1,59 miliardi). Ora, con i 100 euro previsti dalla legge di Stabilità, si andrà oltre i due miliardi e mezzo di euro. Un canone Rai di 80 euro incide comunque per il 13,5% sulla spesa annuale dell’utente elettrico medio. Come avverte il presidente di I-Com, Stefano da Empoli, il trasferimento alla bolletta elettrica «aumentebbe ulteriormente il peso delle componenti fiscali e parafiscali in bolletta e diminuirebbe di converso la componente di mercato, che potrebbe arrestarsi tra il 39,6% e il 40,5% dell’intera bolletta annuale (in base ai criteri di versamento del canone), nel caso di una famiglia con consumi pari a 2.700 kWh/ anno».