Il bonus vacanze non vale per le agenzie e per Airbnb

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-15

La misura vale 2,4 miliardi di euro: gli albergatori tuttavia sono scettici e temono che circa un terzo delle risorse possa rimanere inutilizzato per effetto delle poche partenze. Più nel dettaglio il bonus dà diritto a uno sconto massimo di 400 euro sul corrispettivo da pagare, a cui si sommano fino a 100 euro di credito d’imposta

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Il bonus vacanze non vale per le agenzie turistiche e per i servizi di prenotazione via web come Booking o Airbnb. Il Messaggero oggi spiega che l’agevolazione esclude chi prenota (e salda) i soggiorni di villeggiatura attraverso le piattaforme online come Booking.com e Airbnb, penalizzando così il mercato degli affitti dei case-vacanza.

La misura vale 2,4 miliardi di euro: gli albergatori tuttavia sono scettici e temono che circa un terzo delle risorse possa rimanere inutilizzato per effetto delle poche partenze. Più nel dettaglio il bonus dà diritto a uno sconto massimo di 400 euro sul corrispettivo da pagare, a cui si sommano fino a 100 euro di credito d’imposta. L’obbiettivo è di aiutare il turismo, settore che genera il 13 per cento del prodotto interno lordo tricolore, a risollevarsi. Così il ministro per i Beni culturali e il turismo Dario Franceschini: «Previsto un contributo non superiore a 500 euro per le spese sostenute per soggiorni in ambito nazionale in alberghi, campeggi, villaggi e bed and breakfast».

Ma i giganti del turismo digitale, snobbati dal decreto Rilancio, non ci stanno e si scagliano contro il divieto di ricorrere a intermediari diversi da agenzie di viaggio e tour operator. «Il governo ha messo in campo interventi significativi e positivi per il turismo, primo tra tutti il bonus vacanza, ma la modalità scelta discrimina le persone che prenotano e pagano immediatamente sui portali telematici», si lamenta il country manager per l’Italia di Booking.com, Alberto Yates.

come funziona il bonus vacanza
Come funziona il bonus vacanze (Libero, 18 aprile 2020)

Sull’altra sponda del fiume Federalberghi. Il presidente dell’associazione degli albergatori Bernabò Bocca spiega al Messaggero: «Il bonus non deve essere intermediato altrimenti le strutture ricettive, già in crisi, dovranno fare i conti pure con i costi di commissione delle piattaforme online, che possono arrivare al 25 per cento. Sull’efficacia della misura tuttavia nutriamo più di un dubbio: il governo ha stanziato quasi due miliardi e mezzo per il bonus vacanze, m ariteniamo che alla fine verrà utilizzato un miliardo al massimo. La decisione di destinare il beneficio alle famiglie con un valore Isee pari o inferiore a 40mila euro rischia di rivelarsi un boomerang: non è affatto detto infatti che l’incentivo basti a spingere i nuclei con redditi medio-bassi a  partire in vacanza quest’anno».

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