Bonus auto: come funziona l’incentivo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-08

Ad Agorà Mario Rossi di Quattroruote spiega come funziona il bonus auto ovvero l’incentivo per acquistare auto meno inquinanti: “Con il decreto rilancio il governo è intervenuto per aumentare la dotazione di 100 milioni di euro che si aggiungono ai 70 già previsti per il 2020, metà dei quali è già stata spesi. Il meccanismo è lo stesso, si va ad esaurimento dei fondi, il bonus viene prenotato sulla piattaforma del ministero dello Sviluppo Economico al momento dell’acquisto dal venditore”

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In questo video tratto da Agorà su Twitter Mario Rossi di Quattroruote spiega come funziona il bonus auto ovvero l’incentivo per acquistare auto meno inquinanti: “Con il decreto rilancio il governo è intervenuto per aumentare la dotazione di 100 milioni di euro che si aggiungono ai 70 già previsti per il 2020, metà dei quali è già stata spesi. Il meccanismo è lo stesso, si va ad esaurimento dei fondi, il bonus viene prenotato sulla piattaforma del ministero dello Sviluppo Economico al momento dell’acquisto dal venditore”. L’incentivo è fino a 3mila euro per chi acquista una moto elettrica o ibrida che diventano 4mila se viene anche rottamato un veicolo da euro 0 a euro 3. Il contributo che viene riconosciuto e’ pari al 30% del prezzo di acquisto, fino a un massimo di 3.000 euro e sale al 40% del prezzo di acquisto, fino a un massimo di 4.000 euro, nel caso sia consegnato per la rottamazione un veicolo di categoria euro 0, 1, 2 o 3.

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Nel dettaglio, in caso di rottamazione, l’incentivo per le auto con emissioni tra 0 e 20 grammi al km di Co2, ora a 6mila euro, sale quindi a 10mila euro (di cui 2mila a carico del venditore), mentre per veicoli con emissioni tra 21 e 60 grammi al km si passa dagli attuali 2500 euro a 6500 euro. L’incentivo è dimezzato senza rottamazione. Il bonus vale per gli acquisti tra il primo agosto e il 31 dicembre 2020 di auto con limiti di emissioni tra 61 e 110 grammi a chilometro e con prezzo fino a 40mila euro al netto dell’Iva. Ci potrebbe essere un incentivo anche senza rottamare vecchie auto, ma dimezzato. Si tratterebbe di un aiuto temporaneo – magari non per tutto il 2020 – a un settore che ha subito più di altri la crisi innescata dall’epidemia da Coronavirus, in attesa di un intervento più ampio con la legge di Bilancio in autunno. Intanto anche la moda, il settore delle cerimonie e degli eventi e la ceramica hanno avuto un piccolo aiuto specifico, con fondi da 5 milioni ciascuno per ristori a fondo perduto. Altri 5 milioni vanno alle camere di commercio all’estero. Per i multi-store è arrivato il credito d’imposta, ma al 20%, sugli affitti di marzo, aprile e maggio (concesso a chi ha ricavi oltre i 5 milioni).

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