Augusto Nuccetelli voleva difendere con le armi le donne italiane

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-04-26

Ma dopo qualche tempo ne ha uccisa una in pieno giorno, era la sua compagna e la madre di suo figlio. La drammatica vicenda di un italiano orgogliosamente fascista che odiava tutti e non solo gli immigrati

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Augusto Nuccetelli è l’uomo che il 21 aprile ha ucciso la convivente, Assunta Finizio, sparandole quattro colpi di pistola in pieno giorno davanti ai clienti di un bar di Corcolle nella prima periferia romana. L’uomo è stato prontamente identificato e arrestato dai Carabinieri, ai quali non ha nascosto la responsabilità del delitto. Ma dopo la confessione dell’omicida è emerso come Nuccetelli fosse stato protagonista di un’intervista rilasciata a Salvatore Gulisano di Piazza Pulita. Durante la breve intervista l’uomo se la prendeva con gli immigrati e tutti quelli che vengono in italia per rubare il lavoro ai nostri figli e fare del male alle nostre donne.

Augusto Nuccetelli a Piazzapulita di next-quotidiano

Augusto Nuccetelli, il borgataro suprematista

Ed a quanto pare Nuccetelli, che faceva orgogliosamente sfoggio dei tatuaggi nazifascisti (con tanto di croci celtiche, ritratti di Hitler e frasi di Mussolini) era proprio uno di quei pericolosi individui che tanto aveva in odio. Stando a quanto racconta il figlio diciassettenne della coppia infatti Nucettelli da qualche tempo aveva preso l’abitudine di essere estremamente violento anche nei confronti del figlio che ha minacciato di ammazzare qualora lui e la madre non fossero tornati a casa. La situazione familiare si era fatta a dir poco esplosiva, da qualche anno Nuccetelli aveva iniziato a bere molto e aveva anche intrapreso una relazione con una donna di origine albanese. Per questo motivo la Fininzio, costretta a vivere segregata in casa, ad un certo punto aveva deciso di abbandonare l’abitazione di Augusto assieme al figlio, ma lui non aveva mai accettato di essere stato lasciato, se mi lasci uccido nostro figlio, avrebbe detto alla donna durante l’ennesimo litigio.

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Il Messaggero 23/04/2016

Un’immagine, quella dell’ubriacone che picchia la moglie e il figlio e che se la intende con le donne di origine straniera che secondo molti stride con quella del fiero figlio della lupa che ad ottobre ai microfoni di Piazza Pulita predicava contro la politica dell’accoglienza voluta dal Governo ed era pronto a farsi giustizia da solo per fermare l’invasione e salvare le “ragazzine” dalle mani degli extracomunitari assetati di sesso e violenza. Nuccetelli era stato tra i protagonisti della “rivolta di Corcolle”, in realtà una caccia all’immigrato, scoppiata nel settembre 2014 in seguito alle presunte aggressioni da parte di alcuni migranti ospiti di uno dei CARA del quartiere ai danni di un autista dell’autobus. I residenti avevano deciso quindi di farsi “giustizia da soli” picchiando tre ragazzi stranieri colpevoli unicamente di essere scesi dall’autobus che secondo l’omicida erano “pezzi de merda”. Nuccetelli  – ma con lui tanti altri abitanti del quartiere – si sentivano assediati dai selvaggi, da quelli che fino a pochi giorni prima se ne stavano “a combattere i leoni nel giardino de casa“, gente che non è in grado di vivere nella nostra società. E non sto parlando degli immigrati. Nuccetelli era stato intervistato perché – come sempre accade in televisione – le sue idee erano così estreme da essere considerate rappresentative del comune sentire popolare. E non è un caso che venga oggi ricordato che Nuccetelli era anche stato candidato alle elezioni come consigliere di municipio in una lista collegata al Popolo delle Libertà. Del resto chi è che non immagina una borgata popolata da fascisti tatuati pronti a menare i neri per difendere le proprie donne? Questa distorsione si è manifestata in tutta la sua potenza quando quel fiero difensore delle donne italiche ha preso la sua 44 magnum con la matricola abrasa e ha piantato quattro pallottole nel corpo della madre di suo figlio. Nuccetelli, chiedeva provocatoriamente all’inviato di Piazza Pulita (ma con lui anche altri abitanti del quartiere) come si fa giustizia in Italia se non con la violenza nei confronti di questi “pezzi de merda” di immigrati. Abbiamo scoperto che quella sua particolare forma di giustizia si applicava anche agli italiani. Non si può certo dire che Augusto Nuccetelli fosse solo un razzista.

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