Economia

Così l'ATAC "dimentica" di far pagare le multe

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-08-03

L’indagine della Corte dei Conti: 800mila euro di sanzioni dimenticate nel cassetto della municipalizzata dei trasporti

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Tra i seicento e gli ottocentomila euro di multe non riscosse da parte di ATAC perché non sono state notificate. Sui verbali non recapitati indaga la Corte dei Conti. Sotto accusa ci sono assessori e dirigenti “negligenti”. Della storia parla oggi Il Messaggero:

Una svista dettata dalla negligenza di funzionari e dirigenti dell’Atac che, ora, rischiano di dover restituire l’intera somma perduta. Per la Corte dei conti del Lazio, infatti, si tratta di un danno erariale a tutti gli effetti e potrebbero configurasi anche responsabilità politiche,imputabili al Campidoglio, in particolare agli assessori ai Trasporti.
Per il momento, le contravvenzioni fantasma trovate dalla Guardia di Finanza ammontano a circa 800mila euro. La cifra già prescritta è pari a 600mila euro. Per la parte restante, invece, l’azienda ha già avviato le procedure di recupero. Il fascicolo è stato aperto dal procuratore capo Andrea Lupi dopo una segnalazione sulla mala gestio della municipalizzata arrivata nei mesi scorsi. A indagare è il viceprocuratore generale Massimo Perin.

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I numeri dell’ATAC (Corriere della Sera, 16 luglio 2017)


I magistrati contabili ravvisano responsabilità anche negli assessori ai trasporti che si sono succeduti negli anni dal 2013 al 2016:

Nel mirino dei magistrati contabili, i dirigenti e i funzionari che si sono succeduti dal 2013 al 2016, cioè fino al momento dell’attivazione delle procedure di recupero. Sono accusati di non aver controllato i criteri di riscossione e di non essersi accorti delle mancate entrate.
Si tratta dell’ennesimo comportamento negligente che, negli anni, ha contribuito a scavare una vera e propria voragine nelle casse dell’azienda comunale, che si ritrova oggi con i conti in rosso per 1,3 miliardi. Nel caso delle contravvenzioni dimenticate, i magistrati di viale Mazzini hanno intenzione di chiedere chiarimenti anche al Campidoglio, in particolare ai responsabili del settore Trasporti: vogliono capire come mai nessuno si sia accorto del bug nel sistema di riscossione.

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