Le assunzioni in polizia? Il ministro non firma

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-08-12

Tria si sarebbe rifiutato di apporre il proprio visto sul decreto del ministro per la Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, che autorizza 8.000 assunzioni nel comparto delle Forze di polizia e dei Vigili del fuoco. Sindacati in allarme

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Sindacati in allarme per la notizia, oggi sui giornali, secondo cui il ministro dell’economia e finanze, Giovanni Tria si sarebbe rifiutato di apporre il proprio visto sul recente decreto del ministro per la Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, che autorizza 8.000 assunzioni nel comparto delle Forze di polizia e dei Vigili del fuoco. Un rifiuto dovuto alla insufficiente copertura finanziaria per un importo di circa dieci milioni di euro già nel primo anno.

Le assunzioni in polizia? Il ministro non firma

A chiamare direttamente in causa il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è il sindacato di polizia FSP-ES-LS con un appello: “A mente del suo notorio quanto comprovato impegno a favore delle Forze di polizia e della sensibilità anche pubblicamente dimostrata verso la necessita’ di fronteggiare immediatamente ed efficacemente l’inaccettabile diminuzione degli organici effettivi dei lavoratori in divisa, che va di pari passo con un aumento esponenziale dell’eta’ media – sono oltre quarantamila quelli che lasceranno il servizio attivo nei prossimi anni – Le chiediamo di intervenire tempestivamente sulla materia”.”Ci sia consentito affermare – prosegue il sindacato – che il Paese intero apprezzerebbe una immediata smentita dell’anticipazione giornalistica, ovvero l’assunzione – sempre immediata – di un preciso impegno politico del Governo al reperimento delle risorse necessarie ad attuare le assunzioni straordinarie già autorizzate dal Ministro Bongiorno in tempi brevissimi e, comunque, prima dell’approvazione della Legge di stabilita’ 2019 che, viceversa, potrà semmai essere la sede per ulteriori misure in tal senso”.

giulia bongiorno gianfranco fini

Il ‘niet’ del ministro Tria a controfirmare il provvedimento, per il segretario del Silp Cgil Daniele Tissone, è “un bruttissimo segnale per gli operatori che, sempre più anziani (i più anziani d’Europa) devono fronteggiare aumentati carichi di lavoro essendo sempre di meno nonche’ per i cittadini che avranno sempre meno forze dell’ordine sul territorio con un negativo impatto sulla prevenzione e sul controllo del territorio sempre piu’ affievolitosi nei centri urbani e nelle periferie sempre più a corto di personale, in particolare giovane.”

Ma Salvini rassicura i sindacati

Nel pomeriggio però fonti del Viminale, secondo quanto riferiscono gli stessi sindacati, spiegano che dietro il no alla firma non ci sono problemi di coperture ma soltanto aspetti formali che verranno a breve rettificati. Ad affermarlo in una nota è Vincenzo Chianese, Segretario generale del Sindacato di Polizia Equilibrio Sicurezza che per primo, stamani, si era rivolto a Matteo Salvini. Il sindacato, spiega Chianese, si attende molto dal Governo in materia di sicurezza, così come i poliziotti che aspettano di essere convocati per completare le procedure propedeutiche all’assunzione nella Polizia di Stato. ”Nel ringraziare il responsabile del Viminale per aver preso immediatamente posizione con la sollecitudine che avevamo auspicato – conclude il sindacalista in divisa – non possiamo esimerci dallo stigmatizzare le repentine strumentalizzazioni che stavano già cominciando a proliferare sulla spinta di preconcetti ideologici o del semplice desiderio di acquisire una visibilità ottenuta a basso costo ma con argomentazioni di ancor più bassa qualità”.

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