E all'UGL si menano invece di scegliere il segretario

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Dopo l'abbandono di Centrella

L’UGL non trova pace. Dopo l’addio di Giovanni Centrella, accusato di aver comprato una casa con i soldi del sindacato, i vertici riuniti a Montesilvano per eleggere un nuovo segretario, “non trovando l’unità della sintesi nella discussione”, come direbbero le cronache dei giornali dei sindacati, si sono gonfiati di botte fino all’intervento della DIGOS per sedare gli animi. Due i candidati al vertice: Salvatore Muscarella, segretario delle Poste, e Paolo Capone, segretario della Sanità.

Raccontano le cronache che a cominciare la rissa sarebbero stati quelli della corrente di Capone, che hanno proclamato segretario il loro candidato senza che questi avesse raggiunto il quorum necessario dei due terzi dei voti. Gli altri a quel punto hanno cominciato a protestare e presto la situazione è degenerata finché alcuni non sono venuti alle mani. Della storia non c’è alcun cenno sugli scarsi canali social dell’Unione Generale dei Lavoratori. Il silenzio è d’oro.



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