Alexis Tsipras: pronti a dire no a un cattivo accordo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-06-17

Il primo ministro greco si dice pronto a prendere decisioni difficili, ma non vuole toccare le pensioni. Intanto la Banca centrale greca annuncia i rischi di uscita dall’euro, e Junker con l’Austria provano la mediazione

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Il governo greco è pronto a dare un “grande no” a un cattivo accordo. Lo ha detto il premier greco Alexis Tsipras dopo l’incontro con il cancelliere tedesco Werner Faymann – scrive Bloomberg – aggiungendo che “la nostra proposta assicura che centreremo gli obiettivi di bilancio fissati dalle istituzioni per il 2015 e 2016. E soddisfa le esigenze delle istituzioni per quanto riguarda gli obiettivi fiscali e le riforme”, ha detto oggi il primo ministro greco, il quale poi ha aggiunto di non avere paura di prendere decisioni difficili e ha spiegato che sui tagli alle pensioni non si può fare di più: la proposta greca elimina gradualmente l’opzione del pensionamento anticipato da 2016 – ha precisato – e genererà risparmi aggiuntivi per 2,5 miliardi nel periodo 2016-2022. Per il premier greco ottenere risparmi per 1,8 miliardi nel 2016 solo dai tagli alle pensioni non è possibile mentre la proposta greca porterà risparmi per 300 milioni. “La richiesta di reperire risparmi con tagli alle pensioni è incomprensibile – ha aggiunto – se i leader europei insistono su questa incomprensibile richiesta, si assumeranno il costo di conseguenze che non porteranno benefici a nessuno”.
 
ALEXIS TSIPRAS: PRONTI A DIRE NO A UN CATTIVO ACCORDO
Nel frattempo la Banca di Grecia ha avvertito che ovviamente il mancato raggiungimento di un accordo fra il governo di Atene e le istituzioni si tradurrà in un default e di conseguenza la Grecia sarà costretta ad uscire non solo dall’euro ma – molto probabilmente – anche dall’Unione europea. Il monito al governo del premier Alexis Tsipras, come riferisce l’edizione online del quotidiano To Vima, è venuto oggi sotto forma di un rapporto diffuso dalla Banca di Grecia (BoG), guidata dall’ex ministro delle Finanze Yiannis Stournaras, riguardante la politica monetaria del Paese nel biennio 2014-2015 in cui si sottolinea la necessità di raggiungere un accordo con i creditori.  Al momento non si registra nessun passo avanti nei negoziati, le parti restano distanti sulle loro posizioni e l’intesa che dovrebbe permettere di sbloccare 7,2 miliardi di aiuti sembra lontano. “Il tempo sta per finire ma un accordo è ancora possibile”, ha sottolineato il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, prima di iniziare il dibattito al Parlamento dell’Aia sulla riunione di domani all’Eurogruppo. Riunione che si profila non risolutiva: lo stesso Dijsselbloem ha infatti detto che le possibilita’ di raggiungere un accordo con Atene entro la riunione di domani sono “molto poche”. E secondo un funzionario coinvolto nella preparazione del vertice dei ministri delle Finanze della zona euro, la discussione “sara’ abbastanza breve” e sta alla Grecia fare una mossa per far proseguire i colloqui.
 
NEL FRATTEMPO, L’AUSTRIA E JUNKER…
La Grecia intanto ha incassato il sostegno dell’Austria. Il cancelliere austriaco, Werner Faymann, e’ volato ad Atene e ha espresso solidarieta’ al popolo greco prima di incontrare il premier ellenico, Alexis Tsipras. “Sto dalla parte del popolo greco a cui, in questo momento di difficoltà, vengono proposte molte cose deleterie per la società”, ha affermato Faymann in un’intervista a radio Orf. Lo stallo nelle trattative continua a tenere con il fiato sospeso le borse. Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker starebbe intanto per fare un nuovo intervento nel tentativo di aiutare il governo greco e i suoi creditori a raggiungere un accordo. Lo riferisce l’edizione online del quotidiano ateniese To Vima citando informazioni riprese da euro2day.gr e confermate da Bruxelles. Secondo tali informazioni, Juncker dovrebbe fare una telefonata a Tsipras questo pomeriggio.

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