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Alessandro Pontin: l’uomo che insegue e uccide i figli a coltellate

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-12-21

Non dormivano Francesca e Pietro: i due ragazzi di 15 e 13 anni si erano svegliati quando il loro padre Alessandro Pontin aveva iniziato a sgozzarli con un coltello da cucina. Loro hanno provato a scappare ma sono stati raggiunti e uccisi dall’uomo che poi si è suicidato con la stessa arma. Tutto è successo ieri a Trebaseleghe, un paesino a nord di Padova

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Non dormivano Francesca e Pietro: i due ragazzi di 15 e 13 anni si erano svegliati quando il loro padre Alessandro Pontin aveva iniziato a sgozzarli con un coltello da cucina. Loro hanno provato a scappare ma sono stati raggiunti e uccisi dall’uomo che poi si è suicidato con la stessa arma. Tutto è successo ieri a Trebaseleghe, un paesino a nord di Padova

Alessandro Pontin: l’uomo che insegue e uccide i figli a coltellate

Alessandro Pontin si trovava nella sua villetta a due piani in via Sant’Ambrogio con i figli Francesca e Pietro, L’uomo di 49 anni era divorziato da tempo dalla moglie, e madre delle due giovani vittime, che vive in un’altra casa, poco lontano. A trovare i corpi dei tre è stato uno dei fratelli di Alessandro, Roberto Pontin che abita accanto alla villetta: l’uomo si è recato nell’abitazione, ha aperto la porta e si è trovato di fronte i tre cadaveri. Sotto shock ha chiamato i Carabinieri. Racconta Repubblica:

Poco prima delle 14, non vedendo nessuno a pranzo, è salito per chiamare i nipoti. Ma quando ha aperto la porta si è trovato di fronte tre cadaveri riversi in un lago di sangue. I medici del 118 non hanno potuto fare altro che certificare la morte. Francesca Pontin di 15 anni, Pietro Pontin di 13. Accanto il papà che aveva dato loro la vita e che con lucida follia gliel’ha tolta. Non ci sono macchie di sangue nel biglietto lasciato a chi resta. Questo induce i carabinieri di Padova a pensare che l’avesse preparato prima, e che quindi il macabro piano fosse in cantiere da tempo. Del resto, i problemi con l’ex moglie c’erano ed erano sfociati anche in una vicenda giudiziaria scandita da tappe che hanno progressivamente peggiorato il rapporto tra i due. Roberta Calzarotto con lo stipendio da infermiera si era trovata a dover provvedere da sola al mantenimento di due figli, entrambi con esigenze sempre più impegnative. Dunque chiedeva aiuto all’ex marito, prima parquettista e ora esperto di discipline olistiche, che però per una serie di motivi non voleva contribuire in alcun modo al sostentamento economico dei figli. Lui si rendeva conto della situazione complessa ed era consapevole del rischio di non vederli più, se la sua condotta fosse finita nelle mani di un giudice

 

La mamma di Francesca e Pietro è stata avvisata poco dopo dai carabinieri che si sono recati a casa sua. Dopo poco è stata chiamata anche un’ambulanza. La donna ha avuto un malore alla notizia della morte dei figli. Pontin aveva pubblicato sul suo profilo Facebook, racconta il Corriere, un messaggio strano:

La madre avvisata dai carabinieri di quanto successo è stata colta da malore. Pontin, falegname, con la passione perla filosofia olistica e i massaggi orientali, aveva una nuova compagna. Sul suo profilo Facebook ha lasciato qualche post contraddittorio. «La vita siete voi stessi, se la vita è difficile da sopportare è perché è molto difficile sopportare se stessi». La citazione è di Carl Gustav Jung. Però c’è anche un messaggio di Osho Raineesh, un mistico e maestro spirituale indiano: «Tu non puoi essere altri che te stesso. Allora rilassati. L’esistenza ha bisogno di te così come sei». Alessandro Pontin gestiva anche una pagina di «salute e benessere» sui social che rifletteva la sua attività professionale. L’aveva chiamata «Il mondo riflesso». Il 17 dicembre aveva pubblicato una foto del Buddha e un messaggio che letto adesso sa di presagio oscuro: «Ogni cosa giunge al suo tempo»

 

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