730 precompilato, l'agenda delle scadenze e il videospot "ingannevole"

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-04-02

Un riepilogo su modifiche e ricevute, e un rischio per il video su Youtube

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Dal 15 aprile circa 30 milioni di lavoratori dipendenti e pensionati potranno trovare sul sito dell’Agenzia delle Entrate la propria dichiarazione dei redditi precompilata. Il quotidiano Libero pubblicao oggi il calendario per la dichiarazione con l’agenda delle scadenze da rispettare.

730 precompilato
L’infografica sull’agenda del 730 precompilato da Libero (2 aprile 2015)

Sempre sul quotidiano un utile Q&A sulla questione delle modifiche al 730 precompilato:

Se il contribuente non apporta modifiche cosa succede?
«In questo caso non sono previsti i controlli documentali ex art. 36-ter. Ma non potrebbe essere altrimenti in quanto non ci sono documenti che hanno modificato la dichiarazione precompilata. Nel caso di dichiarazione precompilat ae rettificata dal contribuente o dal commercialista o dal Caf, verranno controllate sia le rettifiche apportate che i dati precompilati dalla stessa amministrazione finanziaria e questa pare francamente una stranezza poiché pare che l’amministrazione non si fidi nemmeno dei dati da essa stessa inserita».
Mentre se decide di integrarlo cosa succede?
«Se si apportano integrazioni si perdono i vantaggi relativi alla mancanza di controlli».
Con qualsiasi tipologia di integrazione?
«No. Se non si incide né sul reddito né sull’imposta Irpef dovuta non si perdono i vantaggi. L’esempio classico è l’indicazione o la modifica dei dati anagrafici del contribuente. Occhio, però, perché la variazione del domicilio fiscale in un’altra regione potrebbe incidere sulla determinazione delle addizionali regionale e quindi sull’Irpef da pagare. Ma, eccezioni a parte, nella maggior parte dei casi il contribuente si rivolgerà a un intermediario abilitato (Caf o professionista)e sarà poi quest’ultimo a subire i controlli del caso e ad avere la responsabilità per eventuali errori. È ragionevole pensare che l’intermediario farà un controllo molto approfondito della documentazione del contribuente e si farà rilasciare ampi discarichi di responsabilità circa la completezza e la veridicità della documentazione presentata dal contribuente. Il costo di tali controlli sarà a carico del contribuente».

Poi c’è questo spot dell’Agenzia delle Entrate pubblicato in un video su Youtube sul 730 precompilato:

E a proposito del video il commercialista Luca Grossi osserva sul suo blog:

Quali ricevute potrà mai avere avuto il simpatico pensionato?
Interessi su mutui? Non penso. Contributi previdenziali? Neppure, è in pensione. Assicurazione sulla vita? Mah!
Ha un sacco di ricevute sulla scrivania, vuoi vedere che c’erano anche spese sanitarie? E allora tali spese non potevano essere già incluse nel precompilato.
In tal caso gli scenari possibili sono tre:
Le spese sanitarie le ha inserite direttamente il pensionato ed allora è FALSO che possa gettarle perchè l’Agenzia potrà effettuare il controllo richiedendole e, nel caso fossero state distrutte, recuperare le maggiori imposte con le sanzioni.
Il simpatico pensionato, pur avendo la figlia sapientona, non ci ha capito nulla, ha inserito le spese sanitarie e poi si è confuso tra accettazione senza modifiche e con modifiche, cosa che accadrà a tanti. Sopratutto se dallo spot passa il messaggio che TUTTE le ricevute possono essere gettate.
Il pensionato non ha integrato i dati del precompilato, in tal caso non capisco cosa siano tutti quei documenti (ricevute di che?) presenti sul tavolo.
La confusione dei dettagli regna.
Per capirci: passano due messaggi ingannevoli, rischiando di mettere il contribuente inconsapevole nella spiacevole situazione di dovere pagare sanzioni e maggiori imposte da un lato e, dall’altro, di pensare che tutte le spese (anche quelle sanitarie) saranno già incluse, invitandolo a confermare il modello tout court.

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