#WomensWall: la protesta delle donne contro i bigotti anti-gender

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-01-02

Le donne dello stato indiano del Kerala sono scese in strada fianco a fianco formando una catena umana lunga oltre seicento chilometri per rivendicare il diritto all’uguaglianza di genere e la possibilità di poter entrare nel tempio di Sabarimala (per secoli vietato alle donne) per pregare

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Una catena umana di donne, lunga 620 km, a sostegno dell’uguaglianza di genere: questa la protesta delle donne indiane contro il divieto d’accesso al tempio di Sabarimala nello Stato del Kerala nel Sud Est dell’India. Storicamente alle donne in “età mestruale” – ovvero dai 10 ai 50 anni – non è consentito di entrare nell’importante tempo induista. Ma a settembre la Corte Suprema ha emesso una sentenza che annulla il divieto e ha aperto, dopo secoli, le porte del tempio anche alle donne.

Cos’è lo Women’s Wall del Kerala

Nonostante la decisione del giudice integralisti religiosi continuano ad attaccare le donne che tentano, a buon diritto, di entrare nel tempio di Sabarimala. La gender equality si conferma così essere un concetto “sporco” per gli integralisti di tutto il mondo, siano essi ferventi cattolici sentinelle contro i pericoli del “gender”, musulmani o induisti come invece in questo caso.

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via Twitter.com

La sentenza della Corte Suprema è giunta in seguito ad una petizione popolare che proprio in nome dell’uguaglianza tra i sessi chiedeva di abrogare il divieto. Generalmente infatti nell’induismo non è previsto alcun divieto d’accesso delle donne ai templi. Ci sono alcuni divieti specifici, come ad esempio quello di accesso alle donne durante il periodo mestruale ma nessun tempio – ad eccezione di quello di Sabarimala – opera una forma di discriminazione così importante. La protesta gode del sostegno del Primo Ministro dello Stato del Kerala Pinarayi Vijayan che appartiene Communist Party of India. Fra qualche mese nel Kerala si terranno le elezioni e c’è chi accusa il Bharatiya Janata Party del presidente Narendra Modi di alimentare le tensioni religiose per guadagnare consensi

Secondo la BBC quasi cinque milioni di donne dello Stato del Kerala hanno partecipato alla protesta unendosi in un lungo “muro” che ha occupato anche le arterie autostradali dalla punta nord di Kasaragod a sud di Thiruvanthapuram. Altri quotidiani riferiscono che alla protesta si sono unite anche donne di fede islamica con striscioni con messaggi come “né impure né cittadine di seconda classe, uniamoci contro tutte le discriminazioni”.

Secondo Asian News International e The Times of India due donne di età inferiore ai 50 anni – di nome Bindu e Kanakadurga – sarebbero riuscite ad entrare all’interno del tempio. Alle prime ore del mattino, intorno alle tre, le due donne sono state in grado di accedere al tempio, scortate da agenti della polizia in borghese, tramite un accesso secondario. Le autorità del tempio una volta diffusasi la notizia hanno chiuso il luogo di culto per i rituali di purificazione.

Foto copertina via Twitter.com

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